La differenza tra la Gabanelli, Travaglio e me non è solo nel fatto che loro hanno studiato è che io ho visto, e praticato, la politica pulita. Loro vedono solo l’altra, non ne conoscono altre.

Creato il 25 dicembre 2011 da Slasch16

 Ripetere per la centesima volta che la politica, vera, non è quella dei banditi, dei parassiti che la usano per i loro interessi privati e per associazioni a delinquere, come faccio io da sempre, sembra un delirio di un povero iluso o di un pazzo.
La sostanza non cambia.
Baganelli e Travaglio sono degli sfigati che non hanno mai letto, incontrato, frequentato o conosciuto gente onesta che si sacrifica o si è sacrificata per gli altri.
Intendiamoci il loro lavoro di giornalismo ed inchiesta è encomiabile ma è come se si volesse commentare il pranzo di Natale delle famiglia media italiana non attraverso il menù, dal lato del menù, ma dal lato del bidone dei rifiuti.
Come detto più volte la mia famiglia era, leggermente, fascista ma non razzista, la stazione l’ha fatta il duce e quindi w il duce, di destra ma democratica, amica anche di un negro, un ufficiale americano di stanza a
Verona con tanto di moglie bianca, non so se ho reso l’idea.
Negli anni 50 era il massimo della tolleranza, erano già nel futuro a venire.
Io sono diventato comunista perchè ho letto Gramsci, ho letto qualcosa su Giuseppe Di Vittorio ed ho letto un libretto, che mannaggia a me non riesco più a trovare tra i 600 libri di casa mia, qualche giorno butterà per aria tutto per vedere se lo trovo.
Il libro io lo ricordo con il titolo di Officina stella rossa, ma quello giusto dovrebbe essere: Fiat confino. Storia dellOSR, che sta per officina stella rossa.

Un libro: Fiat confino – Storia dell’OSR.


La storia inizia il 15 dicembre del 1952, io avevo quasi 4 anni, ma l’ho letto attentamente negli anni 70.
Ho letto la storia della Resistenza ed ho scoperto liberali, cattolici, socialisti, repubblicani e tanti, tanti comunisti che si sono sacrificati per noi, per la libertà la democrazia ed per darci un paese diverso.
Diverso ma non perfetto perchè una Resistenza, una rivoluzione che elimini dalla faccia della terra i ladri ed i disonesti non esiste e non esisterà mai, nemmeno se la organizzano in prima persona la Gabanelli e Travaglio a reti unificate.
Io voglio sapere chi ruba, come ruba, di che partito è, e non pretendo a priori la medaglia per chi la pensa come me, in tutte le ceste c’è la mela marcia ma parlare sempre e solo di mele marce vuole dare l’impressione che siano tutte così. E non è vero.
Io ho conosciuto da vicino Donne che hanno fatto la Resistenza me ne hanno raccontate tante, come la distribuzione delle coperte rubate a i fascisti con tanto di registro con nome e cognome del destinatario della coperta, numero dei famigliari ecc.ecc.
Una di queste è diventata, decenni dopo, presidente , o una cosa del genere, dell’Ospedale di Sesto San Giovanni, non si è arricchita e quando c’era la festa dell’Unità veniva a lavare i piatti o a pulire il pesce. Mi scuso con Lei  del fatto che non ricordo il nome, purtroppo ho un problema da sempre con i nomi, manca solo di non ricordare quelli dei miei famigliari e poi ho fatto bingo.
Però ricordo il Sindaco Oldrini di Sesto San giovanni, il padre dell’attuale sindaco e qui so di cadere in un tranello ma non mi interessa, è la sostanza che conta, la storia ed i fatti.
IL Sindaco Oldrini rimandò al mittente un servizio di bicchieri che un incauto sestese gli mandò a casa per Natale.
A proposito di onestà mi viene in mente adesso un episodio del quale sono stato uno degli attori ma non il protagonista.
L’azienda dove lavoravo io aveva un contenzioso al Tribunale di Monza, non ne ricordo il motivo, il tipo di contenzioso, ricordo solo che il nostro commercialista mi chiamò e mi disse: vai al tribunale di Monza, chiedi de Dott. Tal dei tali e consegnagli questa busta.
Eravamo vicini alle feste, questo periodo. Andai ed il Magistrato tal dei tali mi ricevette, mi manda il Dott. XXXYYY dissi, questo pacco è per lei.
Lui aprì il biglietto che lo accompagnava e cambiò letteralmente  di colore, il viso esprimeva indignazione e disprezzo nello stesso tempo. Con un tono calmo ed educato mi disse: per cortesia lo porti indietro, telefonerò io al Dott. XXXYYY per ringraziarlo.
E’ quello che feci, quanto tornai davanti ad XXXYYY lo vidi sconvolto, temeva di essere denunciato, non so cosa gli disse il magistrato indignato ma lo posso immaginare, era incomprensibile per il Dott. XXXYYY che un magistrato non si facesse corrompere.
Ma andiamo avanti. Ho conosciuto compagni che hanno imparato a leggere con l’Unità, ed a fatica, ma che avevano una visione del lavoro, della solidarietà, dell’altruismo, dell’organizzazione delle difesa dei lavoratori e degli scioperi che avrebbero potuto tenere delle conferenze persino alla G
abanelli e Travaglio messi insieme e per me sono stati una lezione di vita, non smetterò mai di ringraziarli.
Ho conosciuto compagni che hanno lavorato all’Unità e che appena andati in pensione si sono messi al servizio degli anziani  pensionati semianalfabeti, che c’erano in quegli anni, per aiutarli con le scartoffie ed il recupero delle marchette della pensione, gratuitamente e sempre a disposizione parlando un italiano corretto e non i dialetti, più o meno comprensibili, di provenienza.
Ho parlato ed ho visto Berlinguer, giovane rivoluzionario avevo fatto un intervento praticamente dandogli del reazionario richiamandomi alla rivoluzione cinese con tanto di appunti, invece di darmi del pirla presuntuoso, arrogante ed ignorante ed imbecille, mi rispose con una educazione, una finezza, senza ironia, come avrei fatto io per infierire, ma ricordo il ragionamento e le parole con le quali mi ha tagliato le ali e rimesso in i piedi per terra.
Nella vita capita di fare una figura di merda, non trovo altra similitudine, ma quella fu la più grande stronzata della mia vita.
Una lezione di civiltà, educazione, politica  acosto zero e della quale non finirò mai di ringraziarlo nel mio cuore, quando è morto ho pianto per una settimana, trattamento che non ho riservato neppure a mia madre e mio padre.
Adesso ho gli occhi umidi e fatico a scrivere.
Ho conosciuto Aramis, mio padre putativo, che ha fatto la resistenza alla Falck , il sindacalista ed il compagno, maestro, di sezione.
Ho conosciuto Alberto Castellanos autista del Che nella cui casa si è sposato il Che a Cuba. Abbiamo pranzato insieme e ci siamo visti più volte, ogni volta mi abbracciava e mi chiamava Compagno.
Mi ha raccontato chi era il Che, mi ha consigliato di leggere il discorso che il Che ha fatto all’Onu l’ 11 dicembre del 1964 contro l’imperialismo, discorso più attuale che mai e che tutti dovremmo riascoltare, i ha parlato del Che dirigente e lavoratore ecc.ecc.
Nel portafogli insieme al francobollo di sandro Pertini ho 20 pesos del Banco nacional de Cuba con la firma del presidente, il Che.
Io so che la politica non è tutta uno schifo, rispetto alla Gabanelli e Travaglio sono stato più fortunato, non ho studiato e non sono diventato giornalista mi sono limitato a vivere la mia vita ed ho avuto la fortuna di incontrare alcuni tra gli uomini e donne migliori che hanno reso più bello il mondo. Mi fermo qui per non fare il fenomeno, ne avrei ancora da dire.
Questo è Alberto Castellanos mentre prepara il maiale sul terrazzo di casa mia: E questi sono i 20 pesos con la firma del Che.
Il post mi è stato ispirato da questo articolo:

L’antipolitica dei ricchi
contro partiti e art.18

Il mio regalo di Natale alla Gabanelli ed a Travaglio.



Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :