La direttrice di Cr.Forma Paola Brugnoli risponde, anzi dilaga con facondia travolgente! E spiega come il bilancio non grava sull’amministrazione provinciale, i programmi di espansione, i vincoli alle assunzioni, il ruolo sociale e culturale dell’azienda di via Cesari 7.
La direttrice di Cr.Forma Paola Brugnoli
0.000000 0.000000Quanta gente che chiacchiera e si indigna senza neppure informarsi e conoscere le realtà di cui parla! Forse molti non sanno che, a differenza degli altri Istituti scolastici per i quali la Provincia finanzia gli interventi di edilizia scolastica necessari, Cr.Forma non pesa in alcun modo sul bilancio provinciale e provvede interamente ai costi delle manutenzioni sugli immobili delle due sedi di Crema e Cremona. Abbiamo in questi anni accresciuto le professionalità interne per sviluppare una indispensabile capacità di attrazione delle risorse pubbliche, presentando progetti di qualità che ci vengono puntualmente approvati e finanziati. Noi non contiamo su risorse certe, il nostro sviluppo è strettamente connesso alla nostra capacità progettuale e al finanziamento dei nostri progetti con risorse pubbliche (Regionali, dei Fondi interprofessionali…) che gestiamo con grande oculatezza e il cui utilizzo, essendo Cr.Forma un ente pubblico, è sottoposto a precisi vincoli di legge e statutari. Siamo sistematicamente sottoposti a verifiche ispettive da parte degli enti finanziatori ed in particolare da parte della Regione Lombardia che nel 2011 ci ha erogato oltre 2 milioni di Euro. Nel 2009 la Regione ci ha assegnato il titolo di Centro di Eccellenza lombardo per la formazione e il lavoro e un motivo, consentitemi, ci sarà visto che solo 44 centri in Lombardia hanno ottenuto questo prestigioso riconoscimento. Di ciò siamo credetemi molto fieri. Provvedere alla manutenzione degli immobili a noi assegnati, ammodernare costantemente i nostri laboratori didattici e individuare nuovi spazi su cui investire con l’obiettivo di dislocare la formazione connessa al restauro dei beni culturali e alla valorizzazione della cultura musicale, riconosciuto fiore all’occhiello della nostra struttura. Così potremo proseguire nella nostra azione di valorizzazione dell’artigianato artistico e di saperi che non devono scomparire perchè svolgono una fondamentale funzione nel preservare il ricco patrimonio culturale della nostra città e della nostra nazione. Queste le ragioni del nostro lavorare costante e silenzioso: riuscire ad accantonare le risorse necessarie per realizzare i nostri ambiziosi progetti senza gravare sulle ormai prosciugate casse dei nostri enti locali. Il tutto, mi creda, senza affamare nessuno ma al contrario garantendo lo stipendio ad oltre trenta dipendenti e 340 collaboratori esterni che, anche in questi anni di crisi, hanno sempre avuto assicurato un lavoro pur in presenza di precisi vincoli di legge che non consentono oggi al soggetto pubblico di assumere stabilmente dato l’input di forte contenimento della spesa per il personale. La strumentalizzazione dell’episodio dell’accoltellamento mi amareggia profondamente e mi conferma quanto lontano dal mondo della scuola è chi pensa di cercare sempre colpevoli e capri espiatori. Ho molto apprezzato la solidarietà manifestatami dai miei colleghi Dirigenti Scolastici che sanno bene che nessuno oggi può sentirsi estraneo a certi rischi. La nostra scuola è sempre aperta per chi la voglia visitare e per chi voglia rendersi conto di persona di come lavoriamo. Svolgiamo una intensa attività di prevenzione a tutti i livelli (abuso di sostanze stupefacenti, alcool, bullismo..) per non parlare della grande attenzione che riserviamo agli allievi con disabilità. Ma spesso è difficile trovare l’alleanza più importante, quella con le famiglie . Noi siamo sereni e vigili, caro lettore che non ti firmi, e come dirigente sono fiera del lavoro paziente e silenzioso che insegnanti, tutor e coordinatori svolgono con passione ogni giorno a beneficio dei nostri ragazzi, anche quelli più difficili, anche quelli che hanno situazioni personali e familiari complicate e tristi consapevoli come siamo del nostro ruolo sociale che è quello di punire quando questo va fatto (il ragazzo resosi responsabile dell’accoltellamento è stato espulso) ma che è anche quello di aiutare ragazzi che sono già stati protagonisti di errori e di fallimenti a ripensare la loro vita concretizzando una nuova e reale possibilità di inserimento nel mondo del lavoro e nella società. “Ogni ricchezza è sempre ricchezza di uomini, non di cose”. Venite a trovarci “in trincea” e non gettate ingiusto discredito nei confronto di una realtà i cui bilanci Zignani non puzzano perchè sono il frutto del nostro duro e impegnativo LAVORO. Penso sinceramente che qualcuno che forse si immaginava di vedere le ceneri degli ex CFP oggi non riesca a provare che una insana invidia per quello che stiamo con umiltà cercando di costruire giorno per giorno contando solo sulle nostre forze.
Paola Brugnoli
direttrice di Cr.Forma