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La discriminazione contro gli uomini

Creato il 05 gennaio 2015 da Appuntiitaliani
Pubblicato il gennaio 5, 2015 da: Redazione La discriminazione contro gli uomini

In Italia gli uomini sono:

  • il 93% dei morti sul lavoro (1200 ogni anno).
  • il 79% delle vittime di suicidio (2400 ogni anno).
  • il 79% delle vittime di omicidio (350 ogni anno).
  • il 99.99% dei morti in servizio militare (1.3 milioni dalla fondazione dell’Italia).
  • il 55% delle vittime di violenza domestica  (50 mila ogni anno).

Gli uomini subiscono la discriminazione delle istituzioni:

  • Solo gli uomini sono obbligati al servizio militare (in Italia attualmente sospeso, le donne possono fare le soldate, ma i nomi dei soli ragazzi vengono schedati per l’eventualità di una guerra).
  • Le donne possono andare in pensione prima degli uomini (ancora oggi in Italia).
  • Gli uomini pagano il 70% delle tasse, ricevono il 30% delle prestazioni medico-assistenziali.
  • Gli uomini muoiono 5 anni prima delle donne; questa differenza è apparsa con i servizi sanitari moderni.
  • L’occupazione femminile è incentivata a scapito della disoccupazione maschile.
  • Gli stati impongono “quote rosa” di donne, ma solo ai vertici delle aziende e dalla politica, mai nelle miniere o nelle acciaerie.
  • Una madre può non riconoscere un figlio.  Un padre non ha lo stesso diritto.  Addirittura, minorenni sono stati condannati a pagare mantenimenti a pedofile condannate per averli abusati.
  • I centri anti-violenza sono per sole donne e sono gestiti da femministe che spesso li usano per calunniare gli uomini.

Gli uomini subiscono la discriminazione della magistratura civile:

  • Il 74% delle separazioni sono chieste da donne.
  • Solo il 4% delle donne paga un assegno di mantenimento.
  • Nell’87% dei casi gli uomini perdono la casa coniugale.
  • Solo il 4% dei bambini venivano affidati ai papà; da quando esiste l’affido condiviso la magistratura ha inventato la figura del “genitore collocatario” (non prevista dalla legge) in maniera che nulla è cambiato.
  • A causa di queste discriminazioni il 93% dei suicidi post-separazione sono maschili.
  • Nelle separazioni sono false l’80% delle accuse di maltrattamento ed il 92% delle accuse di pedofilia; la magistratura finge di non vedere che si tratta di calunnie.
  • Se sei una calunniatrice, lo stato italiano ti paga un avvocato, spesso una femminista specializzata nella calunnia di genere.  Se sei un calunniato, devi pagarti un avvocato e lo stato si prende con le tasse il 50% delle parcelle.

Gli uomini subiscono la discriminazione della magistratura penale:

  • Madri infanticide: 20% in carcere.  Padri infanticidi: 80% in carcere.
  • Il 58% degli abusi sui bambini sono commessi da donne (dati USA).
  • A parità di reato gli uomini ricevono pene 63% più severe (dati USA).
  • Per violenza domestica vanno in prigione l’83% degli uomini ed il 58% delle donne (dati USA).
  • Per possesso di droga vanno in prigione il 34% degli uomini ed il 17% delle donne (dati USA).
  • La discriminazione di genere è 6 volte maggiore della discriminazione razziale.   Ad esempio, la probabilità che una persona condannata finisca in carcere è: 18% per le donne bianche, 32% per le donne nere, 48% per gli uomini bianchi, 55% per gli uomini neri (dati a Chicago, USA).
  • Gli uomini subiscono l’81% delle false accuse, che colpiscono 11 uomini ogni 100, sono fatte al 70% da donne, nel 26% dei casi sono finalizzate ad impadronisi dei figli: le più usate sono: falsi abusi su minori (74%), falsi abusi sessuali (48%), falsa violenza domestica (29%) (dati USA).
  • In seguito all’invenzione del test del DNA, centinaia di uomini condannati nel passato per stupro sono stati riconosciuti innocenti.  Il 41% delle accuse di stupro sono false.
  • Il 96% dei carcerati sono uomini; le donne condannate possono scontare pene detentive ai domiciliari (legge Finocchiaro).

I danni inflitti ai bambini senza papà sono tremendi.  Rispetto ai bambini cresciuti con entrambi i genitori, i figli di madri divorziate o single hanno probabilità:

  • 2.6 volte maggiore di subire maltrattamenti;
  • 5 volte maggiore di suicidarsi;
  • 6 volte maggiore di vivere sotto la soglia di povertà;
  • 9 volte maggiore di abbandonare la scuola;
  • 10 volte maggiore di abusare di sostanze chimiche;
  • 14 volte maggiore di commettere stupri;
  • 20 volte maggiore di finire in prigione;
  • 32 volte maggiore di scappare di casa;
  • da 6 a 30 volte maggiore di subire gravi abusi.

Sono figli di madri divorziate o single:

  • il 70% dei bambini che fuggono di casa,
  • il 70% dei teen-ager che si suicidano,
  • il 70% dei delinquenti giovanili,
  • il 70% degli assassini di bambini,
  • il 70% delle minorenni incinte,
  • il 70% degli incarcerati in centri di detenzione giovanile con condanne gravi,
  • il 71% degli adolescenti tossicodipendenti,
  • il 72% dei ragazzi omicidi,
  • l’80-85% dei giovani incarcerati,
  • il 90% dei giovani senza casa.

Tassi di omicidio e suicidio in Italia:

  • 5 per milione per anno: donne vittime di omicidio (“femminicidio”).
  • 16 per milione per anno: uomini vittima di omicidio.
  • 22 per milione per anno: suicidi di donne.
  • 284 per milione per anno: suicidi di uomini separati.

In America, gli uomini sono il 50% delle vittime di stupro (non esistono dati italiani).

Fonte

http://it.avoiceformen.com


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