Sono molte le ombre che vengono dal passato di papa Francesco. Ombre che per ora stentano a venire alla luce ma che già si leggono sui giornali internazionali. All’indomani della nomina a capo della chiesa di Jorge Mario Bergoglio, aleggia su di lui il forte dubbio sulla sua azione nella dittatura militare argentina.
Molte le testate dei più accreditati giornali internazionali, New York Times , Bbc Mundo, Pagina 12, riportano pagine e pagine a testimonianza della connivenza di papa Francesco con il regime di Jorge Videla.
Il New York Times, ricordando la dittatura argentina degli anni ’70 presenta un Bergoglio ”accusato di essere a conoscenza degli abusi della Sporca Guerra e di non aver fatto abbastanza per fermarli mentre 30mila persone sparivano, venivano torturate o uccise dalla dittatura”. Il The Times titola: “L’amico dei poveri che era anche a suo agio con i dittatori”. In Germania lo Spiegel rimarca la sua figura controversa.
Molto più esplicita è la Bbc Mundo, argentina, in un articolo dal titolo “Jorge Bergoglio e l’ombra del governo militare” riporta i noti casi dei sacerdoti Orlando Yorio e Francisco Jalics, sequestrati nel maggio del 1976 e detenuti per 5 mesi nella Escuela Mecanica de la Armada (Esma), il centro clandestino da cui partivano i voli della morte. I sacerdoti furono, secondo alcune testimonianze raccolte dal giornalista Horacio Verbitsky , allontanati da Bergoglio, esponendoli così alla scure militare. Bergoglio, ricorda il giornale nel 2010 fu chiamato a testimoniare sul caso e assicurò di averne invece chiesto la liberazione.
Di queste ore su Pagina 12 un editoriale firmato proprio da Verbitsky, in cui si riporta la e mail di Gabriela Yorio, sorella di Orlando, subito dopo l’elezione del nuovo pontefice. “Non posso crederlo, sono così angustiata e con tanta rabbia che non so che posso fare. Vedo Orlando sul comodino di casa e sono anni che diceva ‘vuole essere Papa’. E’ la persona indicata per tappare la corruzione. E’ l’esperto nel tappare”
Ma l’ombra sul successore di Pietro arriva sino in Francia, dove Bergoglio, fu citato in una causa penale per il sequestro e l’omicidio del sacerdote Gabriel Longueville, nel 1976.