La dolce vita

Creato il 08 ottobre 2011 da Tnepd

Crolla un edificio, uccise lavoratrici in nero. Ennesimo caso di morte grigia.

Nella palazzina crollata si lavorava 14 ore al giorno in cambio di uno stipendio da fame. Le vittime erano lì per un colloquio.

Le donne lavoravano in nero cucendo abiti. Con l’altra mano reggevano l’architrave.

Le vittime del crollo di Barletta confezionavano t-shirt. “Senza contratto sono ancora meglio”.

Una delle operaie prendeva 3,95 euro all’ora, altre 4. Non vi dico le maldicenze!

Nel crollo muore anche la figlia quattordicenne dei padroni. Salvandone la reputazione.

Scompare l’uomo che ha rivoluzionato l’informatica e la comunicazione. È morto Barbareschi?

È morto Steve Jobs. Ma lui l’avrebbe annunciato meglio.

È morto Steve Jobs. Era dai tempi di Michael Jackson che non moriva qualcuno.

È morto Steve Jobs. Grazie a lui anche i maschi hanno iniziato a godere con un dito.

È morto Steve Jobs. Ma il concetto di morte non ne viene rivoluzionato.

È morto Steve Jobs. Accarezzando la sua lapide si potrà visitare tutto il cimitero.

Stupore tra gli utenti Apple: a loro pareva normale che Steve diventasse sempre più sottile.

(Per chi non si può permettere un iPhone è morto Guido Pancaldi)

Se ne va il profeta del “pensare differente”. Su Facebook milioni di giovani lo ricordano impostando lo stesso avatar.

Ricorderemo sempre i suoi maglioncini, il suo stile informale, le sue scelte fuori dal coro, la riconoscenza che lo legava al presidente degli Stati Uniti. Addio Marchionne!

Tutto il mondo si ferma ricordando Steve Jobs. A ogni rata del finanziamento.

Nella sua vita, Jobs ha saputo sfatare molti luoghi comuni. Tipo che essere vegetariani previene il cancro.

Jobs aveva un tumore al pancreas. Che figata, lo voglio anch’io!

Dopo la diagnosi, sette anni per spegnersi. Per una volta è stato lui a copiare Windows.

Gruppi di fan si accalcano fuori dagli Apple store di tutto il mondo. The shop must go on.

Cordoglio anche nelle fabbriche cinesi Apple: gli operai hanno osservato un secondo di raccoglimento.

“Siate affamati, siate folli”. Gualtiero Marchesi lancia così il suo panino McDonald’s.

Sallusti e la Santanchè si separano. Lui nell’umido, lei nella plastica.

Nuovo tatuaggio sul polso della Minetti. È venuto mosso.

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Autori: ghiro, paoloricca, demerzelev, returnofthemack, chuck, lowerome, cityman, flew, lughino, jackbass68, serena gandhi, bipo, ornello1, sharkwave, fdecollibus, lorberto, pol1000, geronimo, bullo, verme, stark, giggi.


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