La mummia della principessa Ukok (Foto: Alexander Tyryshkin)
Perfettamente conservata nel ghiaccio, la mummia di una giovane donna di 25 anni, con il corpo coperto di tatuaggi, conserva tracce di cannabis, utilizzata per combattere il dolore provocato dalla malattia che l'aveva colpita.Gli studi condotti sulla mummia della principessa Ukok, come è stata soprannominata la giovane donna dal nome del pianoro di permafrost nelle montagne Altai, hanno apportato nuove conoscenze sulla straordinaria cultura di Pazyryk.
I tatuaggi incisi sulla pelle della principessa Ukok sono opera di un artista estremamente abile e dotato, la camera sepolcrale della giovane donna conteneva alcuni articoli che doveva servire a sottolinearne la bellezza, compresa una sorta di trousse.
I tatuaggi presenti sul corpo della principessa Ukok
(Foto: Istituto di Archeologia ed Etnografia siberiano)
Ma le analisi dei ricercatori hanno evidenziato anche qualcos'altro, di molto più importante. All'incirca intorno ai 20 anni di età, la principessa Ukok si ammalò di cancro al seno. La malattia la portò ad una dolorosa morte nel giro di 5 anni. Si trattava di un tumore primario ad entrambi i seni, con linfonodi assiali con metastasi.
Ricostruzione degli abiti della principessa Ukok
(Ricostruzione: D. Pozdnyakov, Istituto di Archeologia ed Etnografia
dell'Accademia Russa delle Scienze)
Il fatto che la giovane donna sia stata mummificata dopo la sua morte è un segno che, a parere degli archeologi, la principessa di Ukok doveva rivestire un ruolo molto importante nella sua comunità. Forse era, addirittura, una sciamana. Con lei venne sepolto anche un contenitore per la cannabis, utilizzata per attutire le sue sofferenze ma anche per provocare visioni estatiche che la mettessero in contatto con l'aldilà e con gli antenati. La sua tomba si trova insieme ad un gruppo di tombe ma comunque ben distinta da esse, ad indicare che era legata non ad una famiglia in particolare, ma all'intera comunita dei Pazyryks. Con lei furono seppelliti anche tre cavalli, uno specchio di fattura cinese con una cornice in legno, dei semi di coriandolo (generalmente utilizzati nelle sepolture reali).