LA DOMENICA NERA DI GRILLO #m5stelle #grillo #pb2013 #italiagiusta

In una democrazia normale, un tribuno rampante come Grillo, in una domenica come quella appena trascorsa, avrebbe visto annullarsi la capacità di allargare il consenso, proprio al momento del rush finale. Il twit annunciante l’annullamento dell’intervista con skytg24, nei tempi e nei modi in cui è avvenuto, è l’ammissione implicita dell’incapacità di reggere il contradditorio. Come se non bastasse, la capolista al senato del m5stelle nelle Marche, durante un incontro di tutte le candidate della regione promosso da Se non ora quando, non trova di meglio da fare che lanciarsi in un’invettiva contro la legge sull’aborto. Infine, la pagina facebook del m5stelle di una provincia ligure, pubblica un clamoroso fake: una foto della piazza di Savona, durante il comizio di Grillo, con edifici e persone sdoppiate, a testimonianza dello spregiudicato utilizzo, da parte degli attivisti, delle diavolerie digitali, per amplificare gli effetti propagandistici. Tutto questo, proprio nel giorno in cui a Milano, il centrosinistra ha riempito piazza del Duomo, sconfessando l’assioma principale della campagna elettorale del tribuno genovese: di essere lui l’unico ad avere la piazza con sè. In un paese normale, ce ne sarebbe abbastanza per restringere drasticamente l’ampio recinto del suo consenso. Ma siamo in Italia e un paese normale inizieremo ad esserlo dopo il 25 febbraio, forse.