La domenica no.
Creato il 28 agosto 2013 da Gianna
A quanto pare i segnali di guerra ci sono tutti. Durerà
tre giorni: giovedì, venerdì e sabato……la domenica no, la domenica si va in
chiesa a legittimare il crimine. Quelle mani giunte in preghiera saranno lorde
di sangue, ma si pregherà quel dio, gli si dedicheranno le migliaia di vittime innocenti
dello “scopo umanitario”. E ci si farà benedire, si sarà perdonati per qualche bugia necessaria
per arrivare allo scopo, perché ci sono dei popoli talmente testardi che non
capiscono la “democrazia occidentale” e per imporgli quel modello che regala tanto
benessere e tanta indipendenza all’occidente non c’è purtroppo altro mezzo che
rubare risorse e terre, distruggere e disgregare. Così che qualcuno
è “costretto”, malgrado
sé stesso, a decidere la vita e la morte di persone e di nazioni per mandare
avanti il progetto di dominio imperiale. E per accomunare questa sua “investitura”
chiama a raccolta quelli che chiama i suoi alleati, quelli che sono stati
colonizzati prima e ne stanno godendo i benefici
e che, per gratitudine, si
adeguano.
Prendo a prestito
la conclusione di questa amara ironia:
"Poveri noi, miseri noi, branco di servi. Non valiamo
l’alluce di un combattente siriano. Non conosciamo più il significato di
dignità, onestà, libertà e indipendenza. Mentre siriani grandi e piccoli,
profughi e combattenti, rischiano la loro vita ed il Mediterraneo tutto sta per
incendiarsi rischiando di coinvolgerci in una guerra dagli esiti terribili, noi
ci giriamo dall’altra parte, fingendo di non vedere né sapere, sguazzando
disgustosamente nel gossip ferragostano e nella merda della solita politica
accattona, inutile, depistante e distraente.
Dove sono gli uomini liberi? Dov’è un politico con un
briciolo di dignità, non miserevole e meschino, che urli all’immane delitto che
si sta per perpetrare ai danni di uomini e donne innocenti?"
Se volete leggere, Sebastiano Nino Frezza racconta tutti i giorni quello che succede in Siria.
Potrebbero interessarti anche :