È la più antica trasmissione giornalistica della RAI Radio Televisione Italiana, andata in onda la prima volta in via sperimentale l’11 ottobre 1953, presso la sede di Milano di Corso Sempione, e inaugurata ufficialmente il 3 gennaio 1954 con l’avvio della programmazione definitiva della tv di stato. La Domenica Sportiva è stata il fiore all’occhiello del servizio pubblico nazionale, tra collaboratori, redattori, conduttori, ha annoverato firme prestigiose del mondo della stampa (tra tutte basti citare i nomi di Gianni Brera e Beppe Viola), senza contare il fatto che ha accompagnato e promosso i vari passaggi tecnologici della RAI, dalle prime dirette all’Ampex [1], dall’utilizzo della moviola all’introduzione del colore nel 1976, sino all’epoca digitale attuale. Parlare de La Domenica Sportiva significa anche, ahimè, dover registrare la costante e forse inevitabile involuzione di questa gloriosa trasmissione, nata per sostenere e illustrare lo sport italiano e mondiale, divenuta poi un contenitore piuttosto caotico pieno zeppo di voci, vocine, vocione che si intrecciano per parlare minuti e minuti del niente… Che differenza dai primordi! La sua semplicità scarna e originaria (era un notiziario con qualche filmato) ebbe uno sviluppo nel 1965 con la prima conduzione ufficiale da studio grazie a un compìto, puntuale ed esauriente Enzo Tortora, che presentò La Domenica Sportiva sino al 1969, anno in cui fu licenziato per un’intervista rilasciata ad Oggi molto polemica nei confronti della RAI. Tortora plasmò la trasmissione, la consegnò ai conduttori seguenti con una veste che non avrebbe potuto essere alterata, almeno per parecchi anni. La svolta negativa avvenne in seguito alla rincorsa perniciosa e assurda della RAI nei confronti di Fininvest/Mediaset, quest’ultima infatti, con l’introduzione della diretta nelle sue reti a partire dal 1990, diede vita a trasmissioni sportive in concorrenza con il servizio pubblico secondo una logica di mercato che privilegiava l’intrattenimento a scapito dei contenuti. La Domenica Sportiva, vistasi raggiungere e poi scavalcare in termini di audience, fece l’errore di tutta la RAI: si adeguò, scimmiottò la tv commerciale, divenne una costola di Pressing e Controcampo, acquisendo addirittura a suon di soldini i protagonisti dei programmi rivali… La “caciara italica”, nonostante i tentativi nobili di qualche professionista di livello, ha finito per stravolgere l’impianto originale della più antica trasmissione giornalistica italiana, il colpo di grazia poi è stato dato dall’ingresso dei cabarettisti in studio… Ci dispiace, non tutti saranno d’accordo, ma credo che corra una bella differenza tra quello che sentivamo e vedevamo negli anni ’70 con Brera e Viola e ciò che ci tocca vedere e sentire oggi con Gene Gnocchi… Omologazione verso il basso: lo sport in toto, a parte avvenimenti clou come il ciclismo, la Formula Uno o la Moto Gp, è sempre meno promosso e illustrato, si perdono fior di minuti per parlare sempre delle solite squadre (soprattutto quelle del Nord), si preferisce rompere le scatole con i battibecchi tra l’opinionista tale e il comico tal altro, che interrompe con una battuta scema un discorso interessante sulla tattica (Adriano Baconi a questo punto dovrebbe essere lasciato in pace e non costretto a difendersi dal laser puntato da Gnocchi). Insomma, 60 anni di una trasmissione che si trascina, bene o male, passando da programma di punta della rete Nazionale, di Rete Uno, di RaiUno, fino a diventare una qualsiasi emissione confinata su RaiTre o su RaiDue (per carità, tutto il rispetto per RaiTre e RaiDue, però il cambio di palinsesto ha avuto un significato ben preciso…).
© Marco Vignolo Gargini
Curatori della DS
Nino Greco, Giuseppe Bozzini, Gilberto Evangelisti, Mario Mauri e Aldo De Martino (dal 1965 al 1976)
Tito Stagno e Carlo Sassi (dal 1976 al 1991)
Tito Stagno e Alfredo Pigna (dal 1991 al 1993)
Fabrizio Maffei e Alfredo Pigna (dal 1993 al 1994)
Ennio Vitanza e Maurizio Vallone (dal 1994 al 1997)
Maurizio Vallone (dal 1997 al 2003)
Giampiero Bellardi (dal 2003 al 2005)
Maurizio Vallone e Giampiero Bellardi (dal 2005 al 2006)
Jacopo Volpi (dal 2006 al 2007)
Maurizio Losa, Paola Arcaro e Giampiero Bellardi (dal 2007 al 2008)
Maurizio Losa, Paola Arcaro (dal 2008 al 2014)
Conduttori della DS
Enzo Tortora (1965-1969)
Lello Bersani (1969-1970)
Alfredo Pigna (1970-1974)
Paolo Frajese (1974-1976)
Adriano De Zan e Nicola Pietrangeli (1976-1977)
Adriano De Zan (1977-1979)
Tito Stagno con a fianco in alternanza tra il pubblico Beppe Viola, Adriano De Zan, Giampiero Galeazzi e Paolo Rosi (1979-1981)
Adriano De Zan e Beppe Viola e poi Tito Stagno (dopo la morte di Viola) (1981-1983)
Alfredo Pigna e Novella Calligaris (1983-1984)
Alfredo Pigna e poi Marino Bartoletti e Novella Calligaris (1984-1985)
Tito Stagno, Alfredo Pigna, Adriano De Zan e Mariolina Cannuli (1985-1986)
Sandro Ciotti (1986-1987)
Sandro Ciotti e Maria Teresa Ruta (1987-1991)
Gianni Minà, Marina Perzy e Aldo Agroppi (1991-1992)
Sandro Ciotti, Bruno Pizzul, Marino Bartoletti e Simona Ventura, con Giancarlo Magalli (1992-1993)
Bruno Pizzul, Simona Ventura e Amedeo Goria (1993-1994)
Gianfranco De Laurentiis, Alessandra Casella e Enrico Papi (ed in alcune puntate, Marino Bartoletti (1994-1995)
Jacopo Volpi e Monica Leofreddi (1995-1996)
Paola Ferrari (1996-1997)
Paola Ferrari e Giorgio Tosatti (1997-1999)
Marco Mazzocchi e Giorgio Tosatti (1999-2002)
Massimo Caputi (2002-2003)
Franco Lauro e Giampiero Galeazzi (2003-2004)
Marco Mazzocchi (2004-2005)
Marco Mazzocchi, Paola Ferrari e Giorgio Tosatti (2005-2006)
Jacopo Volpi (2006-2007)
Massimo De Luca e Paola Ferrari (2007-2008)
Massimo De Luca (2008-2009-2010)
Marco Civoli e Paola Ferrari (2010-2011)
Paola Ferrari (2011-2013)