Ci sono molte forme di resistenza pacifica, una di queste è quella messa in atto da una donna palestinese originaria del villaggio di Bil’in.
Nel suo giardino campeggiano numerosissimi fiori, la cui particolarità non sta né nel colore né nella forma bensì nei contenitori in cui vengono coltivati. La donna ha infatti deciso di piantare i suoi fiori all’interno di granate lacrimogene da lei stessa raccolte. E viste le tensioni elevate e frequenti tra israeliani e palestinesi non è stato difficile trovare abbastanza materiale bellico da trasformare in qualcosa di bello e… Vitale.
Questi fiori e i loro insoliti vasi sono una dichiarazione importante di quanto le persone sono stanche della violenza che da troppo tempo viene perpetrata in quei Paesi. Si tratta di un commento potente che esprime il disagio rispetto ad un conflitto che sembra non avere fine. Ma è anche e soprattutto la dimostrazione di come lo spirito umano riesca a sopravvivere nonostante tanto dolore.