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Grazie alla segnalazione di una mia lettrice sono venuta alla conoscenza di questo nuovo libro.
Malanova è il suo titolo e narra una storia vera, autobiografica di una ragazza di nome Anna maria Scarfò che dall’età di tredici anni subì uno stupro di gruppo da parte del ragazzo che credeva l’amasse. Quel ragazzo che lei credeva il principe azzurrò l’attirò in una cascina abbandonata dove l’aspettarono altri tre e fu ripetutamente stuprata. Ma non finì lì. Per altri tre anni fu costretta a subire in silenzio violenze e minacce da parte di molti ragazzi del paese in cui viveva.
Quando il branco pretese anche la sorella minore, trova il coraggio – grazie all’appoggio di una donna avvocato-la ragazza trova il coraggio di denunciare e fare arrestare il branco, ma tutto il paese l’ha ormai etichettata come una prostituta.
“Vai via, puttana”. Tutto il paese è contro di lei. Le vittima di stupro in italia hanno molto in comune con lei, non solo subiscono il dolore di uno stupro ma devono fare i conti con una società maschilista che accentua ancora di più il dolore delle donne, colpevolizzandole addirittura per lo stupro subito.
L’unica differenza è che l’autrice non solo ha avuto coraggio di denunciare alle forze dell’ordine ma ha denunciato scrivendo un libro.Nonostante questo è costretta a segregarsi in casa e vivere sotto scorta da quando è entrata in vigore la legge contro lo stalking, perchè la società la induce ad avere vergogna. Vergogna che dovrebbero provare invece i suoi aggressori ma che in realtà vengono osannati, come in un Paese arabo, soltanto che questo è avvenuto in Italia.
Quando era bambina la chiamavano tutti “la bambolina“, ora invece la chiamano “puttana“. Lei stessa scrive:
“Questa è la storia di una puttana che aveva tredici anni.
Questa è la mia storia. Non è facile scriverla. Né ascoltarla.
Decidete ora se volete continuare a sapere. Ma se cominciate, abbiate il coraggio di ascoltare fino in fondo, come io ho avuto il coraggio di vivere quello che vi racconterò.
Comincerò dall’inizio. Da quando tutti mi chiamavano “la bambola”".
Anna Maria Scarfò è un nome che avevo già sentito. Ora ricordo che era la ragazza che è stata stuprata a San Martino di Taurianova che denunciò tutto il paese per stalking. Una storia che mi indignò tantissimo per l’omertà presente in alcuni Paesi.