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La donna che si immerse nel cuore del mondo (Sabina Berman)

Creato il 14 settembre 2011 da Stefania
La donna che si immerse nel cuore del mondo (Sabina Berman)La donna che si immerse nel cuore del mondo è un libro che mi stato suggerito da un'amica lettrice del mio blog. Un'amica che ringrazio visto che mi sono trovata tra le mani un libro molto particolare e toccante.
E' Karen che scrive il libro: una quarantenne - o poco più - che racconta la sua storia.
Karen è autistica. E' la signorina Diversamente Abile. Così la chiamavano in molti.
La sua storia ha inizio quando la zia Isabelle eredita il tonnificio di famiglia. Assieme agli immobili - abitazione compresa - eredita anche lei, la piccola Karen. La "cosa": così viene chiamata la piccola. Abbandonata a se stessa, incapace di relazionarsi con gli altri, ridotta ad uno stato che l'avvicina molto ad un animale.
La zia non si lascia intimorire e cerca di educarla ai rapporti umani. Vuole insegnarle ad essere "un'umana".
Inizia il cammino di Karen. Un cammino lungo il quale a fronte dei suoi limiti dettati dall'autismo emergono notevoli caratteristiche fino a quel momento anche a se stessa sconosciute. Quella "cosa" che non era nemmeno in grado di parlare mostra un'intelligenza superiore ed una sensibilità unica.
Karen è molto particolare: non ama il contatto fisico, ha un rapporto molto diretto con la realtà. Diretto e crudele a volte. I suoi discorsi sono sempre strettamente legati alla realtà ed anche quando viene chiamata "signorina Diversamente Abile" la cosa non la disturba affatto perchè sa che quella è la realtà.
La zia si mette d'impegno ad educare la bambina e la iscrive anche ad una scuola frequentata da giovani in difficoltà. La descrizione che Karen fa delle persone che stanno accanto a lei in classe è cruda e molto efficace... Presto la zia porterà via la bambina da quella scuola, le impartirà personalmente lezioni e l'aiuterà a crescere. Il tutto senza mai mancare di rispetto alla sua diversità. Sa che la bambina prima, la ragazza poi è diversa dagli altri. Così come ha che ha un grandissimo potenziale. La zia ha molta fiducia in lei fino ad affidarle un ruolo di gran responsabilità che, tempo dopo, la porterà a prendere una decisione che darà una svolta al suo modo di fare e al suo modo di essere.
Non voglio dire altro sulla storia che va letta e assaporata. Qualche parola sullo stile di scrittura. L'autrice permette che sia Karen a scrivere il libro. E lo scrive come una persona autistica potrebbe fare. Ecco, dunque, che i dialoghi senza virgolette, gli incisi che evadono dal discorso principale, l'uso di un linguaggio quasi infantile rendono il libro molto originale e davvero efficace. E' come se il lettore riuscisse, pagina dopo pagina, ad immedesimarsi in Karen vivendo le sue stesse sensazioni, le sue paure, le sue convinzioni.
Non conoscevo l'autrice - Sabina Berman - ma devo dire che quello che inizialmente mi sembrava un libro sconclusionato - fino a che non si entra nella storia non si riesce a capire il perchè di uno stile di scrittura di questo tipo - alla fine mi ha molto colpita. Libro molto originale. Storia particolare e messaggio profondo.
Il perchè del titolo lo lascio scoprire a chi vorrà leggere il libro. Mi limito a dire che è un romanzo che merita di essere letto.
A differenza di altre letture a cui mi sono dedicata, questa volta mi è capitato di avere il bisogno di sottolineare alcune frasi, fare le classiche "orecchie" alle pagine... Non lo faccio mai tranne che nei casi in cui c'è qualche cosa che mi colpisce particolarmente. Stavolta è stato così.
Karen assume pian piano consapevolezza di se. Ha un rapporto molto particolare con la natura così come molto particolare è il suo rapporto con gli "umani" - così li chiama, dando così l'idea di non riconoscersi in loro - ma ha anche un rapporto molto schietto con se stessa: è molto lucida nel giudicarsi e non la spaventa il fatto di essere la "signorina Diversamente Abile". Sono gli altri ad essere strani ai suoi occhi. E con la sua semplicità, con il suo modo infantile di porsi agli altri, si mostrerà capace di grandi cose.
Dal libro:
Vedendo che non mi muovevo, venne a prendermi per il gomito e mi trascinò nel suo circolo di umani. Ma Io, chiusa nella mia tuta da sub, ero molto lontana.
E lì, vicino a loro però distante, mi resi conto che sarebbe stato così per sempre. Sarei stata vicina agli umani, però distante.
Dopo tante parole e 25 pagine, Cartesio scrisse che la felicità è una cosa che ha a che fare con i sensi. Vedere, sentire, toccare, annusare, assaggiare con la lingua: è quella, la felicità. Dopo, Cartesio ha scritto tante altre pagine piene di parole, ed è un peccato, perchè era già arrivato alla verità a pagina 25.
Ora che lo scrivo, mi rendo conto che 3 anni possono sembrare troppi, per pensare un'idea sola, ma non ho mai detto di non essere mentalmente lenta.
***
La donna che si immerse nel cuore del mondo
Sabina Berman
Mondadori - Strade blu
17.50 euro
254 pagine

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