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La donna col cellulare che NON si vede nel film The Circus di Charlie Chaplin del 1928

Creato il 27 ottobre 2010 da Soloparolesparse

Cara Repubblica, (e caro Pier Luigi Pisa in quanto autore del pezzo in questione)

vorrei fare alcune precisazioni e denunciare così ancora una volta la superficialità delle testate giornalistiche odierne (e non tirate in ballo la storia della fretta di arrivare primi perchè una verifica – soprattuto in un caso di non primaria importanza come questo – sarebbe sempre dovuta).

La donna col cellulare che NON si vede nel film The Circus di Charlie Chaplin del 1928

La questione è in breve la seguente.
Pier Luigi Pisa, in un pezzo di oggi per Trovacinema di Repubblica scrive che il signor George Clarke ha scovato nel film The Circus di Charlie Chaplin del 1928 una sequenza in cui si vede una donna passare con quello che sembra essere un telefono cellulare all’orecchio.

Due i punti di contestazione, entrambi ormai con una bella serie di precedenti.

Il primo è la mancanza di un minimo approfondimento prima di pubblicare la notizia.
Nel post di /Film da cui Pisa ha preso la notizia (mi sembra evidente sia quella la fonte vista la spudorata copiatura del riferimento a Ritorno al futuro) è chiaramente detto che l’immagine in questione è tratta da un contenuto speciale di un cofanetto (questo) che comprende il film The circus.
Il contenuto speciale consiste in riprese effettuate il giorno della premiere del film ad Hollywood.
Dove Pisa abbia dedotto che le immagini erano tratte dalla pellicola non è dato saperlo.

Anche perchè il fatto che si tratti di uno spezzone del contenuto speciale è detto in maniera evidente anche nel video realizzato da George Clarke, il personaggio (si tratta di un regista indipendente inglese) che ha scovato la misteriosa sequenza.

E questo ci porta alla seconda questione che vorrei contestare a Repubblica.
Si perchè ancora una volta il quotidiano online ha pensato bene di rubacchiare un pezzetto del video di Clarke, di farlo proprio e caricarlo sul suo player (anche qui nessun dubbio visto la banda azzurrina in alto a destra).
E dire che nulla sarebbe costato embeddare il video utilizzando Youtube, cioè la piattaforma scelta da Clarke per la diffusione di questo suo contenuto, cosa che faccio regolarmente qui sotto per restituire il giusto all’autore del video e del piccolo scoop.

Costa davvero così tanto fare una veloce ricerca delle fonti ed utilizzare in maniera non fraudolenta i video prodotti da altri?

Figuraccia di Repubblica a parte rimane il dubbio sulla misteriosa sequenza.
Di che si tratta?
Il video è reale o è un fake?

Per il momento rimaniamo senza risposte anche se mi sentirei assolutamente di escludere qualunque ipotesi di virale o di easter eggs visto che il cofanetto in questione è del 2004.
Vedremo se nei prossimi giorni verrà fuori qualcosa di nuovo.


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