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Cari fratelli Illuminati,
l’altra domenica ero a messa e, mentre snocciolavo distrattamente il mio rosario ascoltando l'interessante predica del nuovo sacerdote, ho notato una ragazza che indossava un vistoso fiocco di raso nero sopra i capelli volgarmente arruffati e un vestitino attillato in pelle nera; era così stretto che le faceva straripare le tette verso la gola mentre, scendendo, le strizzava così tanto il sedere che quando si inginocchiava, ostentava oscenamente tutte le sue rotondità evidenziando le nudità carnali delle sue voluttuose cosce.Io ero molto orgogliosa del mio sobrio tailleur pantalone in fresco di lana a fiori con sotto un'accollata camicetta di lino rosa, due orecchini d’oro e un filo di perle e della mia sobria acconciatura: due morigerate treccine da educanda.Con mio sommo dispiacere invece ho notato che, al momento in cui dava l’ostia, il parroco aveva occhi solo per lei e le ha sorriso benevolmente mentre gliela appoggiava sulle sue manine da meretrice, mentre a me ha lanciato un occhiata di disprezzo infilandomela dritta in gola.Devo pensare forse che il parroco è un pervertito che ama sbirciare il culo e le cosce delle parrocchiane zoccole che vanno in Chiesa solo per mettersi in mostra?Forse è meglio ch’io cambi parrocchia?Ho anche timore di andarmi a confessare in sacrestia da sola con lui: uno così non potrebbe tentare di mettermi le mani addosso? Consigliatemi, ve ne prego! Vostra devota Violetta »
Cara Sorella in Cristo Violetta,
ti anticipo subito che hai frainteso gli atteggiamenti del tuo santo parroco. È vero, tu hai capito che la ricerca della perfezione nel seguire la volontà di Dio deve passare anche attraverso la scelta dell’abbigliamento che la buona cristiana deve e può indossare, ma purtroppo non hai ascoltato attentamente la parola del Signore come invece ha fatto il tuo devoto parroco e quindi hai frainteso i suoi insegnamenti.
Purtroppo, infatti, devo dirti che tu hai sbagliato tutto mentre la santa parrocchiana contro la quale hai peccato pensandone male, è invece nella grazia del Signore.
Partiamo dai pantaloni. Oggi purtroppo molti credenti ritengono che la donna possa indossare i pantaloni. I pantaloni sono però tipici indumenti maschili e, cosa ci ha detto Nostro Signore? (Deuteronomio 22:5) La donna non si vestirà da uomo, né l’uomo si vestirà da donna; poiché chiunque fa tali cose è in abominio all’Eterno, il tuo Dio.
Quindi, se la donna non deve vestirsi da uomo, mi sembra veramente disdicevole che la donna cristiana indossi un capo di abbigliamento maschile come i pantaloni. Direte “i tempi sono cambiati!”. No! Non è importante come cambiano i tempi, quello che è importante è che sia l’uomo che la donna si devono vestire come ha indicato Nostro Signore.
Vediamo infatti cosa dice Wikipedia: I pantaloni o calzoni, anche detti popolarmente brache o braghe in alcune forme dialettali, sono un capo di abbigliamento che si indossa sulla parte inferiore del corpo e ricopre separatamente le due gambe; un tempo era considerato tipico del maschio e emblema stesso della virilità, oggi è di fatto unisex.
E cosa ci dice il Signore attraverso i passi della Bibbia che parlano di calzoni o brache? Per i figliuoli d’Aaronne … farai anche loro delle brache di lino per coprire la loro nudità; (Esodo 28:40-41); e su quello che devono indossare le donne? Sento la voce del mio amico, che picchia e dice: ‘Aprimi, sorella mia, amica mia, colomba mia, o mia perfetta! ... Io mi son tolta la gonna (Cantico dei Cantici 5:2,3) quindi non solo devono portarla, ma anche toglierla al momento giusto!
Pantaloni da donna: abbigliamento del demonio!Pertanto la donna non deve indossare i pantaloni, ma la gonna perché questa è la volontà del Signore. Non vi illudete dunque, non siete libere di adornarvi come volete, dovete adornarvi come vuole Dio.
Vediamo infatti il resto di ciò che hai indossato, cara sorella in Cristo Violetta, perchè mi sembra che proprio non ci siamo.
Cosa avresti dovuto cercare di fare? Semplicemente santificare il tuo corpo con modestia perché sempre San Paolo ti dice (I Corinzi 6: 20) Glorificate dunque Dio nel vostro corpo! E come? Vestendolo secondo le prescrizioni di Nostro Signore.
Ma Nostro Signore ti dice: (Det 22,11) Non ti vestirai con un tessuto misto, fatto di lana e di lino insieme. E tu cosa fai? Esattamente vestito fresco di lana e camicetta di lino. Peccatrice!
Non solo; il Signore, per bocca di Ezechiele, ci narra di una donna di malaffare: (Ez 16,16) Prendesti i tuoi abiti per adornare a vari colori le alture su cui ti prostituivi. E tu cosa fai? Invece di vestire sobriamente indossi vestiti a fiori ovvero proprio come non piace a Dio, di vari colori come le prostitute!
Ma allora, cerchiamo di capire, cosa è grato al Signore? Per esempio, gonna attillata, quindi senza fronzoli vistosi, non colorata, quindi di pelle nera: questo si è abbigliamento gradito a Nostro Signore! Mentre le vesti colorate, adesso lo sai, sono roba da prostituta.
Veniamo quindi ai gioielli e alle trecce; secondo te hai fatto cosa giusta? Poverina, è vero che l’Antico Testamento ti dice (Giuditta 12,15) Subito si alzò e si adornò delle vesti e d'ogni altro ornamento femminile, ma quali sono le vesti e quali gli ornamenti giusti per una brava cristiana? Ascoltiamo le parole dell’Apostolo Pietro, che parlava per conto di Dio: Il vostro ornamento non sia l’esteriore che consiste nell’intrecciatura dei capelli, nel mettersi attorno dei gioielli d’oro, ... (1 Pietro 3:3-6); non ti basta? anche l’apostolo Paolo confermò: che le donne si adornino d’abito convenevole, con verecondia e modestia: non di trecce e d’oro o di perle o di vesti sontuose (1 Timoteo 2:9).
Quindi, riassumendo, ornamenti femminili si, ma niente trecce, niente gioielli d’oro, perle e vestiti sontuosi: esattamente il contrario di quello che hai fatto tu.
Hai fatto di te un chiaro esempio di donna in abito da meretrice e astuta di cuore, turbolenta e proterva (Proverbi 5:10-11): sull'abito da meretrice non penso tu abbia più dubbi, ma per il resto, sei stata così sfrontata (ovvero proterva) da venire a parlare male per farti bella (ovvero astuta di cuore) di una santa donna, hai agito di testa tua pensando di poter decidere cosa è bene e cosa è male seminando zizzania (e quindi sei stata turbolenta), tutto questo invece di ascoltare quello che ordina, per conto di Dio, l’apostolo Paolo (1 Timoteo 2:9-15): La donna impari in silenzio con ogni sottomissione. Poiché non permetto alla donna d’insegnare, né d’usare autorità sul marito, ma stia in silenzio. Perché Adamo fu formato il primo, e poi Eva; e Adamo non fu sedotto; ma la donna, essendo stata sedotta, cadde in trasgressione; nondimeno sarà salvata partorendo figliuoli, se persevererà nella fede, nell’amore e nella santificazione con modestia.
Male ragazza mia! Pentiti e redimiti, almeno fai dei figli!
Vai dal tuo parroco, entra in sacrestia e strappati di dosso, quelle vesti dannate, fallo davanti a lui chiedendo perdono al Signore e mostrandogli il tuo corpo da purificare; egli provvederà a benedire il tuo corpo e a lavarne via il peccato imponendo le sue mani benedette dal Signore sulla tua pelle e, forse, la sua benedizione ti renderà fertile.
E la tua parrocchiana di cui tanto male hai detto? Certo che il parroco se la mangiava con gli occhi, era l’esempio di come piace al Signore che vestano le donne di fede!
È infatti onore al Signore se le ragazze portano la gonna, lunga o corta che sia: sulla lunghezza della gonna infatti, Nostro Signore non dà particolari indicazioni, basta che sia semplice e non sontuosa, per cui se sentite di sacerdoti che scacciano dalla loro chiesa le donne in gonna corta e magari lasciano entrare quelle in pantaloni, allontanatevi da loro, sono servi del demonio e vogliono condurvi alla perdizione!
È anche bene che le ragazze si adornino con oggettini graziosi come tacchi a spillo, magari borchie e catene per rimarcare la loro femminilità e, al tempo stesso, la loro sottomissione al maschio, ma soprattutto, che, almeno in Chiesa, portino il capo coperto infatti San Paolo ha insegnato (1Corinzi 11,3-5) che il capo di ogni uomo è Cristo, che il capo della donna è l'uomo, e che il capo di Cristo è Dio. … ma ogni donna che prega o profetizza senza avere il capo coperto fa disonore al suo capo; quindi la donna in chiesa a capo scoperto come te, disonorando il maschio, offende Dio: il tuo sacerdote si è quindi ritenuto quindi offeso dal tuo atteggiamento spavaldo in quanto maschio, ma soprattutto in quanto rappresentante del Signore, mentre, al contrario, la tua parrocchiana ha saputo onorare il maschio suo capo, e quindi Dio, coprendosi i capelli con un bel fiocco.
Ecco come deve essere l'abbigliamento di una buona cristiana nella casa del Signore: pelle nera contro la sontuosità del colore, borchie e catene in segno di sottomissione all'uomo, ma soprattutto, un bel fiocco sui capelli per pregare rispettando il maschio e il SignoreRiguardo al prenderla in bocca o prenderla in mano, diciamo che quando è il sacerdote a darla, bisogna assecondare la sua guida.
Certo è che tradizione vuole che il Corpo di Cristo si prenda direttamente in bocca, e infatti già nel 2004 su disposizione del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II è stata promulgata l’istruzione Redemptionis Sacramentum, riguardo alle cose che si devono osservare ed evitare circa la Santissima Eucaristia.
Ivi si dice, in particolare, che se c’è pericolo di profanazione, non sia distribuita la santa Comunione sulla mano dei fedeli.
Il sacerdote, al contrario della tua parrocchiana santamente vestita, ha quindi avuto dal tuo abbigliamento l'impressione che tu potessi essere posseduta da satana e per evitare una possibile profanazione ha voluto ficcarteLa dritta in gola.Ti consiglio quindi, quando ti sarai stracciata di dosso di fronte a lui le sacrileghe vesti, di inginocchiarti, pentirti e, se ti assolverà, di chiedere che te la ponga subito in mano, lì, inginocchiata sul pavimento della sacrestia, in modo da dimostrargli il rispetto e la devozione con cui saprai manipolarLa per avvicinarla alfine da sola alle labbra quando ti sentirai pronta per sentire sgorgare in te la speme divina.
Benedittanza
Quanta le sante sobriamente vestite in onore al Signore
Quanta le vesti stracciate delle meretrici pentite
Quanta la speme del Signore riversata nei loro corpi dai nostri santi sacerdoti