L'opera é una attenta analisi della donna biblica. Le donne dei Testi Sacri come emblema di tutte le donne. Il leitmotiv dell'opera é, parafrasando la famosa frase della DeBeavour "non si sceglie di essere donna, lo si è per intrinseca natura ontologica". E la donna deve riscoprire questa natura, riappropriarsi di quella dignità
che le è propria, divenendo consapevole della unicità creaturale che la contraddistingue, rivestita com'è di bellezza divina.
Perché riprendere proprio i Testi Sacri per conoscere la donna . Perché in essi più che in altri Le donne hanno il potere di cambiare la storia, in meglio o in peggio, questo potere lo ha consegnato loro lo stesso Creatore, quando addormentato Adamo, lo ha privato di parte del suo essere per plasmare da esso la sua compagna.
La donna è dunque privazione o completamento, è ciò che sceglie di essere. La donna di oggi si rispecchia quindi nelle eroine bibliche, riportate con le loro paure, i loro tormenti , la grande fede nel Dio d'Israele. Le domande che l'autrice si è posta nell'opera riguardano chi è oggi la donna raccontata dalla Bibbia, in chi rivedere quella prudente, quella etica, la donna ossessionata, la donna violentata, la donna perfetta, ecc. Il messaggio che arriva dalla lettura del testo è diretto, lucido, trasparente. La donna è portatrice di trascendenza, è generatrice spirituale e non solo naturale dell'umanità. Se il mondo non le riconosce l'importante ruolo che essa ha nella storia e nella società, o peggio se è lei stessa a voler sublimare e mistificare l'essenza di cui è portatrice, la società degenera, si aliena, muore, perché ha perso il suo "soffio vitale". "Rivestita di bellezza divina"-afferma l'autrice- "non è soltanto un invito rivolto alle donne a riscoprire la trascendenza di cui sono portatrici, è anche un messaggio rivolto al mondo maschile, che spesso si relaziona in maniera distorta nei confronti della donna. Il messaggio biblico in questo è chiaro: la verità dell'uomo è dalla donna. Qualunque religione, politica e ideologia che non rispetta questa visione, si allontana anni luce dal pensiero di Dio".