La droga "sali da bagno" e cannibalismo. nuovo horror a genova

Creato il 19 luglio 2012 da Cribassi

Choc a Genova, un giovane, sotto gli effetti di sostanze stupefacenti ha attaccatoselvaggiamente la compagna
Aveva assunto la "droga del cannibale" e, sotto l'effetto dello stupefacente, ha cercato di sbranare la propria ex fidanzata, cui ha quasi staccato a morsi un labbro e provocato lesioni gravissime.
I due, lei 24enne ucraina, lui 26enne russo di buona famiglia, ex fidanzati, si sono incontrati durante la sera e si sono recati a casa insieme. Secondo quanto si apprende, un amico del giovane russo li ha raggiunti con la droga e, dopo averla consumata con il 26enne, ha lasciato l'abitazione. Rimasti soli, la donna ha chiesto all'ex compagno di andare a casa, ma lui, sotto l'effetto dello stupefacente, ha cercato di strozzarla facendole perdere i sensi. La giovane ucraina si è risvegliata nuda, coperta di sangue. L'uomo, sopra di lei, le aveva quasi staccato un labbro a morsi e l'aveva azzannata in altre parti del corpo. La donna è fuggita urlando e i vicini, allarmati dalle grida, hanno chiamato la polizia che ha fermato l'aggressore, arrestato con l'accusa di lesioni gravissime.
La giovane è stata visitata in ospedale con prognosi di 25 giorni. I medici del San Martino hanno esaminato il sangue per risalire alla droga assunta. L'ipotesi più probabile è che si tratti della cosiddetta "droga del cannibale", anche chiamata droga dei "sali da bagno" o "settimo cielo", stupefacente sintetico che provoca un forte desiderio di cannibalismo.
La sostanza sintetica, con effetti simili alle anfetamine e alla cocaina, è diventata famosa negli Stati Uniti quando un 31enne di Miami, sotto il suo effetto, staccò a morsi la faccia di un senza tetto. In seguito, i "sali da bagno" sono stati ritenuti responsabili di numerosi episodi simili, e si è scatenato un vero e proprio allarme, tanto che il governo è stato costretto a emanare un comunicato ufficiale nel quale comunicava che «non era in corso un'invasione zombie».
Durante la perquisizione nell'abitazione della madre del giovane russo, la polizia ha rinvenuto quattro palline bianche, di dimensione simile alle compresse, un involucro di carta bianca contenente un pezzo di sostanza di colore scuro, un pezzo di sostanza di colore bianco ed una confezione di compresse di colore giallo, con etichetta rossa. Il materiale è stato portato alla scientifica per essere analizzato.

fonte: http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/462935/

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