Le iniziali di Dürer - © 2015 Giovy
C'era una volta un pittore di Norimberga di nome Albrecht Dürer. Nel 1494 decise di partire a piedi dalla sua città e raggiungere Venezia. Lungo il suo viaggio, proprio come fanno instagramers e travel blogger, era solito fissare momenti del suo percorso dipingendo. Oggi probabilmente avrebbe usato lo smartphone e sarebbe in gara con un altro pittore errante, Turner, per chi ha più follower. Dürer percorse anche la Val di Cembra. Quel tratto del sentiero da lui percorso oggi si chiama Dürerweg.Albrecht Dürer, così come facevano altri viandanti in quel periodo, seguiva il corso del fiume Adige per arrivare dalle Alpi alla Pianura Padana. Sapeva che, una volta trovata Verona, avrebbe dovuto puntare verso est fino al mare. Passata Bolzano e approdato a Salorno, si trovò in una situazione non considerata: l'Adige aveva esondato a causa di un'alluvione. Che fare?
Scelse di risalire il fianco delle montagne sulla sinistra del fiume per scendere poi dove poteva ricomincare poi a camminare a fianco dell'Adige.
Fu così che trovò la Valle di Cembra, la sua gente, le sue vigne.
Oggi la Dürerweg è un sentiero di bassa-media difficoltà, con una lunghezza di circa 20 km.
Il sentiero del Dürer parte da Salorno e approda alle Piramidi di Segonzano, sul lato sinistro della Valle di Cembra che, se non lo sapete ve lo dico io ora, è una delle tre valli Trentine scavate dal torrente Avisio (le altre due sono Val di Fassa e Val di Fiemme).
Sulla Dürerweg il percorso è segnato dal monogramma "AD", disegnato proprio da Dürer stesso.
Fu uno dei primi pittori che creò un vero e proprio logo per marchiare le proprie opere.
Questo logo è usato anche ora per indicare i luoghi in cui lui è transitato oppure possedimenti che gli sono appartenuti, come la sua casa a Norimberga.
Ecco qui il percorso seguito dal pittore nella zona della Val di Cembra.
Come sappiamo che Dürer è passato proprio di lì e si è fermato in Val di Cembra?
Ci pensano i suoi dipinti (proprio come le foto postate su un social network) a "geolocalizzare" il pittore durante il suo viaggio.
Guardate qui sotto.
Sono o non sono stata brava a trovare il punto in cui dipinse il Castello di Segonzano?
Ovviamente l'immagine sopra è il dipinto del caro Albrecht e sotto c'è la mia foto. 1494 vs 2015.
Del castello restano, ora, sono dei ruderi ma la suggestione di attraversare vigne e terre della Val di Cembra è sempre grande.
Qualche indicazione di servizio sulla Val di Cembra (ne parleremo a lungo io e Gian, do not worry!).
La valle non è solo un territorio da scoprire ma anche un patrimonio culturale da ammirare.
I terrazzamenti della Val di Cembra dimostrano come l'uomo e la natura si possano incontrare per dare vita ad un qualcosa di unico come i vini che si producono da quelle parti.
Le vigne c'erano già sicuramente ai tempi di Dürer ed io mi chiedo cosa ne abbia pensato lui.
La Val di Cembra si raggiunge comodamente dall'uscita della A22 Trento Nord. Tra il centro della valle e Trento ci sono poco più di 20 km. Dopo aver percorso due tornanti vi troverete in mezzo ad una meraviglia e vi direte "perché non ho mai visto tutta questa bellezza? Dove sono stato io finora?".
La risposta è nascosta proprio tra le bellezze naturali, di gusto e umane della Val di Cembra.
Avremo sicuramente modo di parlarne ancora... let's stay tuned!