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La ex statale 10 è la nuova Barbellotta?

Creato il 28 gennaio 2011 da Lapulceonline

In principio fu la Barbellotta, frazione di Novi Ligure conosciuta per la statale del piacere, la strada del vizio, come si leggeva nelle cronache fno a qualche anno fa. Lungo le banchine, gli spiazzi e le prime rotonde si poteva assistere ad una lunga teoria di donnine più o meno coperte – quasi sempre meno – in attesa che le auto si fermassero per la contrattazione. La zona era
diventata tristemente famosa praticamente solo per questo motivo, tanto da attirare interessati da oltre regione. Scavallavano gli Appennini dalla Riviera per qualche minuto di piacere, prima o dopo la serata in discoteca, o semplicemente per trovare un posto lontano da occhi indiscreti di  mogli,fidanzate, conoscenti.Le lamentele dei residenti e di tutti i novesi erano continue, ma il “mercato” era talmente fl orido che il via vai di maschietti era inarrestabile.
Nonostante i fatti di cronaca, anche efferati – Donato Bilancia si appartava nelle stradine di campagna della zona – e le retate periodiche delle forze dell’ordine per decenni la Barbellotta è stato il punto di riferimento per una certa cosa, la sola, a volte, che spingeva ad andare tra Novi e Serravalle. Poi ci fu l’Outlet e i mega centri commerciali.La fisionomia del territorio ha incominciato a cambiare. I nuovi padroni della città del risparmio hanno
dato una nuova immagine al territorio e una barcata di soldi, posti di
lavoro, opportunità, fama. Non si sa se su pressione degli amministratori
locali o degli stessi immobiliaristi i controlli sulle prostitute e trans si sono via via intensifi cati. Le irrego-lari venivano schedate e portate in caserma, quelle recidive fi nivano in Questura per il foglio di via. Bastava il lampeggiante blu a far scappare i possibili clienti o anche solamente le auto di giovani che non avevano niente di meglio da fare che farsi il “tour” come in parco safari. Qualche anno fa le lucciole sono sparite.Via dalla Barbellotta per sempre. E dove sono andate? Ad Alessandria.
Nonostante le ordinanze del Sindaco e le multe elevate ad adescatrici
e clienti, al calar del sole, la prostituzione in strada è più fl orida che mai. Soprattutto verso Spinetta Marengo. Nigeriane, romene, albanesi. Ogni sera se ne vedono di tutti i tipi, lì, intirizzite dal freddo che cercano di scaldarsi fumando, in attesa del cliente. Le prime si vedono già sullo stradone all’incrocio con via Pellico. Nella penombra fanno cenno con una gamba (le mani sono ben infi – late nei giubbotti) alle auto ferme ai semafori e a chi passa e rallenta.
Poco prima del platano di Napoleone, ad ogni area di servizio, sono distribuite sotto le pensiline. Anche loro fumano e parlano al cellulare. Più si va verso la frazione alessandrina e più aumentano di numero, piazzandosi nei posti illuminati. Che su quella strada, dopo le pompe di benzina, sono le rotonde e gli incroci.
E così le troviamo ai bordi del primo e del secondo rondò, poi appena dopo il semaforo di fronte al cimitero di Spinetta, sull’altro bivio e addirittura ai piedi del cavalcaferrovia,in mezzo ala strada che si dirama, zona decisamente pericolosa sia per la ragazza sia per le auto che si fermano. Ogni sera, festivi e feriali, troviamo qualche lucciola (o trans). Pioggia, nebbia o neve: nessun tipo di intemperie dà loro tregua. Sempre in strada.

Il Comandante della Polizia Municipale, Pier Giuseppe Rossi, minimizza: “Ultimamente le presenze sono calate ed il fenomeno si è attenuato tantissimo”, precisa, ricordando gli ultimi due sudamericani (un peruviano ed un argentino) fermati senza documenti (e senza permesso di soggiorno) durante i controlli infrasettimanali. Multa e serata trascorsa al Comando per gli accertamenti. Ma le “colleghe” sono sempre tante. Rossi non crede alle “lamentele esagerate” di chi segnala problemi alla circolazione dovuti alle auto che si fermano in curva, rallentano o ripartono.
“Debellare la prostituzione su strada è impossibile, anche se il fenomeno è sotto controllo”.

Quando si è di fronte a ragazze comunitarie, però, è più complicato.
Per allontanarle bisogna fare richiesta in Prefettura e in Questura, altrimenti,
dopo aver pagato la contravvenzione, la ritrovi in strada. Stesso posto stessa ora.


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