La fabbrica delle maialate

Creato il 28 luglio 2012 da Speradisole

LA FABBRICA DELLE MAIALATE

C’hanno preso gusto. Prima il semipresidenzialismo, approvato al Senato con un colpo di mano della vecchia maggioranza Pdl e Lega, adesso ci riprovano con la legge di riforma elettorale.

La faccenda è in mano al Calderoli, che sta studiando una legge elettorale, cucita apposta indosso al Pdl e Lega, da sostituire al porcellum da lui stesso inventato, ma che ha lo stesso effetto e cioè non far vincere la sinistra comunque si presenti.

Quest’ennesimo parto di Calderoli la chiameremo “la maialata”, per stare sempre nel porcile ( posto in cui pare si trovino benissimo), verrebbe varato subito, nella prima settimana d’agosto, prima delle agognate ferie di Cicchitto.

La  maialata verrebbe approvata a maggioranza semplice, come hanno fatto con semipresidenzialismo, per cui il Pdl e Lega ne reclamano la discussione in Parlamento, saltando le commissioni. In questo modo si potrebbe votare subito.

Ma in che consiste la maialata?

Il modello su cui Calderoli lavora è questo: proporzionale, con una sola preferenza e il premio di maggioranzaUn modello tagliato su misura per Pdl e Lega, perchè verrebbe introdotto anche  un premio di maggioranza  solo per la “coalizione” che supera il 45%.

Una percentuale troppo alta per Pd e Sel insieme. Difficile da raggiungere anche se si unisse l’Udc.

Una proposta insidiosa su cui Pdl e Lega sognano di andare al voto alla Camera e al Senato e con la maggioranza di cui ancora godono, più qualche altro nostalgico che non sa bene da che parte stare, verrebbe approvata e quindi applicata subito, come fu fatto per il porcellum. Con l’approvazione di una legge del genere è sufficiente la maggioranza semplice e non occorre alcun referendum popolare.

E pazienza se Pd e Udc faranno le barricate, lo schema è quello della riforma semipresidenziale, si va avanti, si approva e poi si scarica la colpa sui democratici per la mancata intesa.

Uno strattagemma perfetto per raggiungere il vero obiettivo dei due alleati della vecchia maggioranza: prendere tempo, allontanare il più possibile la data del voto.

Ora c’è da capire se Schifani accetterà il colpo di mano del Pdl e Lega e farà discutere la proposta di Calderoli,  immediatamente in Parlamento, senza il passaggio alle commissioni. Non c’è da dubitare, lo accetterà. Il recentissimo precedente del semipresidenzialismo fa ben sperare alla congrega capitanata dal cavaliere.

Tutte le proposte di mediazione vengono respinte e tutti i vecchi tromboni  della vecchia maggioranza suonano all’unisono. Non accettano nessuna mediazione, nessuna proposta da chicchessia, come se fossero in possesso della verità rivelata.

Dicono a gran voce: si vada in parlamento e si approvi una legge dove la gente può scegliere il candidato. Punto. Ma non spiegano dove sta la maialata.  Con il premio di maggioranza alla coalizione del 45%, la sinistra non vincerà mai e questo è ciò che li consola. Non vinceranno neppure loro, ma questo è solo uno spiacevole effetto collaterale.  Se poi il paese va a puttane, non importa,  basta che la sinistra non vinca.

Ma io credo che se davvero dovessero fare una maialata del genere, il Pd, Bersani in particolare dovrebbe fare una cosa semplice, far saltare il governo e andare al voto il più presto possibile, in autunno.

Basta schiaffoni. È finito il tempo di prestare continuamente l’altra guancia. Responsabilità, coscienza, senso del dovere verso i cittadini, senso del bene per il paese,   dovrebbero essere sentimenti condivisi, ma così non è, Pdl e Lega cercano sempre di buggerare gli altri, per farsi i cazzi loro.

Adesso basta. Si vada alle urne. Basta maialate.



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