La famiglia tradizionale fondata sul bunga bunga

Da Simmen

La famiglia tradizionale, quella fondata sul matrimonio consacrato da Dio, è in crisi. A sancirlo senza troppi giri di parole è la Cei. E’ in crisi perché tradita da chi aveva promesso di aiutarla economicamente e non l’ha fatto (strano eh!) e perché in giro ci sono troppi froci. Che poi uno della famiglia tradizionale li guarda e rischia di diventare frocio pure lui e di mandare a monte la famiglia tradizionale. No, perché finché si scherza si scherza, ma arrivati a questo punto è ora di dire basta al proliferare di “stili di vita che rifuggono dalla creazione di legami affettivi stabili come dai tentativi che vorrebbero equiparare la famiglia a forme di convivenza tra persone dello stesso sesso”, dicono giustamente i vescovi. E’ per questo che trasmigrano voti in massa su Silvio, perché lui di far sposare i froci non ne ha la minima intenzione. Lui sì che difende la famiglia tradizionale fondata sul matrimonio consacrato da Dio. Certo, aveva promesso aiuti concreti ai nuclei numerosi e non ha messo sul piatto un fico secco. Certo, è divorziato. Certo, si fa beccare spesso a organizzare festini con prostitute. Certo, a volte la sera, quando non danno nulla in tv, va a fare bunga bunga con qualche minorenne. Ma è fatto così. E poi, cascasse il mondo, lui i froci non li fa sposare. E alla fine, per il bene della famiglia tradizionale fondata sul matrimonio è questo quello che conta.


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