La famiglia Winshaw

Creato il 23 agosto 2013 da Povna @povna

A grande richiesta – e mentre si affretta a mettere insieme le ultime valigie dell’estate, ché bastano una manciata di ore, e poi riparte – la ‘povna torna a parlare di Johnny Coe, cominciando (quasi) dall’inizio. E così, per questo venerdì del libro, parla della Famiglia Winshaw – il primo che ha letto (glielo consigliò la figlia maggiore di Zio Remo, durante un viaggio in auto), e anche uno dei più belli in assoluto.
Come per molti, lo ha appena detto, è stato il suo primo incontro. E la ‘povna lo ha trovato semplicemente eccezionale, niente altro. Ricorda che ci schiacciò sopra, per finirlo, una notte quasi insonne – ma anche che rinunciò a una festa all’ultimo momento, tanto era presa, da non potersi staccare dalle pagine, dal groviglio mozzafiato della storia. Di questo romanzo la colpirono, subito, l’uso della trama, del romance, la folgorante e dickensiana abilità narrativa, nel tessere le varie spire dell’intreccio. L’ironia sapiente attraverso l’uso consapevole della lingua. Il gioco coi modelli, con la citazione e i modi mai fine a se stesso. La capacità di mescolare alto e basso, e generi diversi, dalla letteratura, alla musica, alla cinematografia in maniera costantemente appassionata, senza l’insopportabile spocchia di certi postmoderni intellettuali. Fu senza dubbio una scoperta, e un amore duraturo. Mai tradito.


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