La fanta-economia di Piva: “Publiaeventi si accolla tutti i rischi d’impresa”

Creato il 13 giugno 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

ieri sul giornale degli agricoltori d’acciaio

Strana risposta di Zanolli, che arriva a sostenere che la Publiaeventi si accolla tutti i rischi d’impresa. E’ vero che si tratta dell’azienda del padrone Antonio Piva, d’accordo. E’ anche vero che Antonio Leoni è stato licenziato per questo caso e che Zanolli, di conseguenza…

Ricordiamo bene però che Publiaeventi ha ricevuto 100mila euro dal comune, nemmeno da quanto se ne sa ancora rendicontati. La Guardia di Finanza si è fatta viva per verificare.

Se c’è un aiuto pubblico così spropositato (con quei soldi si potrebbero evitare tanti distacchi di acqua, luce e riscaldamento nelle case popolari) non c’è rischio d’impresa.

Zanolli nega l’esistenza del clamoroso, pesante contributo del comune. Ma come sono stati usati quei soldi dei cremonesi, pagati dai contribuenti onesti, e girati dai politici di centrodestra al giornale di centrodestra, edito da associazione agraria sostenuta da tantissimi anni con altri soldi delle tasse erogati dal ministero. L’Europa da una ventina d’anni taglia ma gli agrari non si rassegnano e non vogliono assumersi i rischi d’impresa.

Poi il signor Alberto Livraghi si rende responsabile di un mostruoso misfatto: ha ricordato il Festival del Racconto organizzato dalla Provincia ai tempi di Giuseppe Torchio.

Bella gratitudine che ha il giornale degli agricoltori per un politico che si è battuto per loro. Il famoso buco dell’Apic non dipendeva dalla Provincia, fu il comune a mettersi nei guai: lo Zanolli confonde comune e Provincia.

“Il festival del racconto è stata una meteora” scrive lietamente Zanolli, che sa bene che Salini ha cancellato l’iniziativa di Torchio. colpa di Torchio? colpa del Festival? Se si risparmiasse su un’edizione delle corde dell’anima si darebbe il giusto aiuto a chi subisce gli effetti della recessione. Zanolli non lo immagina? Sì ma non può fare altro. Leoni sa perché.