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La fantasia al potere non basta, ora si vuole superare anche l'immaginazione

Creato il 13 febbraio 2011 da Bastabugie @BBBugie
La fantasia al potere non basta, ora si vuole superare anche l'immaginazioneChe Mario Capanna e la sua Fondazione Diritti Genetici non avesse le idee chiare su biologia e biotecnologie lo sapevamo da tempo, ma con il compendio sulla Marker Assisted Selection (MAS) che trovate a questa pagina potete farvi qualche risata ulteriore (non vi spaventate non sono che poche pagine e per di più divertenti). "La fantasia al potere" era uno degli slogan preferiti del '68, ma in questo caso, occorre riconoscere loro il merito, si è andati oltre.
Ve ne presentiamo qualche assaggio. Ecco, se poi volete capire veramente che cosa sia la MAS vi conviene cercare un qualcosa di più serio... ad esempio un qualcosa scritto da qualcuno che nel settore ci lavora. Qualche esempio recuperato fresco fresco da Medline, la banca dati per la letteratura scientifica:
Hospital F. (2009) Challenges for effective marker-assisted selection in plants.
pubblicato in  Genetica 136(2):303-10.
Lippman ZB, Semel Y, Zamir D. (2007) An integrated view of quantitative trait variation using tomato interspecific introgression lines.
Pubblicato in Curr Opin Genet Dev. 17(6):545-52.
Collard BC, Mackill DJ. (2008) Marker-assisted selection: an approach for precision plant breeding in the twenty-first century.
Pubblicato in Philos Trans R Soc Lond B Biol Sci. 363(1491):557-72.
MAS interspecifica
Torniamo ora ai documenti della FDG. Nella lettera ai ministri si trova la seguente frase:
La MAS (Marker Assisted Selection) è l’innovazione genetica adatta allo scopo. Il suo metodo non è invasivo e, al contrario degli Ogm, non supera i confini di specie.
La fantasia al potere non basta, ora si vuole superare anche l'immaginazioneFermi tutti. Perchè non dovrebbe superare i confini di specie? Chi lo dice? Capanna? Oppure Fabrizio Fabbri, ex greenpeacer e direttore "scientifico" della Fondazione? Ebbene, chiunque l'abbia detto, è sbagliato.
Perchè? Perchè il punto di partenza di un programma di miglioramento genetico è quello di rimescolare e arricchire la variabilità genetica di una specie per identificare nuove combinazioni di alleli e/o di geni(1) che diano performance migliori. Per ottenere questo rimescolamento e arricchimento si usa l'incrocio (anche in associazione ad altre tecniche come la mutagenesi), usando due piante tra loro interfertili, ma spesso molto diverse tra loro.
Di frequente i due parentali (genitori) che si usano per l'incrocio provengono da due varietà della stessa specie. Nulla però vieta, almeno in linea di principio, che i due genitori siano piante che appartengano a specie (o addirittura generi) diversi, l'unico limite da considerare è che si possano, appunto, incrociare e ottenere semi vitali.
La fantasia al potere non basta, ora si vuole superare anche l'immaginazioneSe l'incrocio non avviene naturalmente, per tutta una serie di motivi, altrettanto "naturalmente" gli scienziati e gli agricoltori di tutto il mondo hanno da sempre cercato di superare queste barriere (pre- o post-zigotiche, per gli esperti).
Molti ibridi tra specie distanti sono sterili, come ad esempio il triticale(2) (o anche il mulo o la banana), ma è possibile "forzare" la pianta ottenuta a riottenere la fertilità, ad esempio con la colchicina, mutageno potente e veleno mortale, ma che, come molti veleni, se usato con cura può avere effetti benefici. Altri metodi come l'embryo rescue (salvataggio dell'embrione, che altrimenti morirebbe, per espianto e coltura in vitro) o le fusioni somatiche sono usate allo stesso scopo (Attenzione, tutta sta roba è usata per sviluppare varietà convenzionali e non rientra legalmente tra gli OGM). In tutti questi casi di incroci tra specie e generi diversi la MAS è comunque applicabile e applicata.
La fantasia al potere non basta, ora si vuole superare anche l'immaginazione
La MAS infatti non è altro che un sistema che serve per selezionare degli individui interessanti risultanti dall'incrocio. Attraverso l'analisi di marcatori molecolari. Il sistema consente, e questo è il suo grande vantaggio, di fare questa selezione precocemente e predire se una data pianta avrà con una buona probabilità, non con certezza, i caratteri, ovvero i geni/alleli, che ci interessano. Siano essi provenienti da un incrocio intraspecifico o interspecifico.
La panacea per tutti i problemi dell'agricoltura
I nostri "ricercatori" della FDG (ma su cosa ricercano poi? o cosa ricercano? forse fondi pubblici e privati?) poco oltre scrivono:
In questo modo si possono ottenere piante con caratteristiche preziose, resistenti a parassiti, malattie, alla siccità, più produttive e – all’opposto degli Ogm – senza ricadute negative, né nell’ecosistema né nell’alimentazione né nella salute.
La fantasia al potere non basta, ora si vuole superare anche l'immaginazioneE vai! Insomma, i genetisti agrari che sviluppano OGM sono proprio dei pirla visto che c'era un sistema senza alcuna controindicazione(3) che poteva risolvere tutti i problemi dell'agricoltura!
Ma come si fa per avere piante resistenti a virus?
Soprattutto se nessuno dei parentali è resistente?
E come si fa quando nessuna varietà all'interno della specie presenta il carattere ricercato?
La fantasia al potere non basta, ora si vuole superare anche l'immaginazioneAbbiamo è vero la segregazione trasgressiva, ma la cosa non è frequente e per molti caratteri non c'è speranza. Prendiamo ad esempio la resistenza ai nematodi che devastano i pomodori per cui non sono disponibili geni di resistenza all'interno delle varietà di pomodoro coltivato. Che cosa si fa allora? o si incrocia con altre specie o si usa la chimica oppure la transgenesi. Nessun approccio è (dovrebbe essere) condannabile a priori, diciamo che a differenza di quanto Capanna promuove da diversi decenni ormai, dovrebbe vincere il migliore, quello che affronta meglio - nel merito, Capanna! - il problema, non quello politicamente più "pagante". 

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L. esculentum (in alto) è il pomodoro
a tutti noto. L. peruvianum (terz'ultimo)
è un'altra roba.

In questo caso i ricercatori (quelli veri, quelli che il DNA sanno cos'è e che le piante le vedono in serra e in campo, non attraverso Google images) hanno deciso di andare a prendere il gene Mi dal pomodoro selvatico L. peruvianum (un'altra specie rispetto a quella coltivata) e di inserirlo nelle varietà commerciali attraverso la MAS
La natura purtroppo ha già prodotto nematodi che vincono questa resistenza. Ma questo fa parte del gioco, si chiama coevoluzione... nel frattempo però milioni di tonnellate di pomodori sono stati salvati grazie a questo gene.
Nessuna garanzia di salubrità
Per ultimo, vi lasciamo con un sorriso, citandovi un pezzo sui diritti di proprietà intellettuale:
Le varietà prodotte con questa tecnica, inoltre, non godono di copertura brevettuale industriale e non sono soggette a procedure autorizzative diverse da quelle delle varietà non transgeniche tradizionalmente in commercio.
La fantasia al potere non basta, ora si vuole superare anche l'immaginazioneEcco in questa frase c'è una cosa falsata ed una vera, anche se detta contortamente per nascondere che le piante generate con la MAS "non sono soggette a procedure autorizzative" paragonabili a quelle richieste per gli OGM. Questo, si badi bene, non è certo un merito della MAS, significa solo che le piante sviluppate tramite di essa NON sono controllate nè per la loro sicurezza alimentare nè per la loro sicurezza ambientale prima di essere coltivate e mangiate da tutti noi. Se per voi questo è un valore e vi sentite più "sicuri", noi no, anche perchè i rischi di queste piante sono gli stessi degli OGM essendo in entrambi i casi tecnicamente delle Piante Geneticamente Modificate (voglio dire, se a una pianta raddoppio il DNA - e quindi il numero di geni - e questa mi produce frutta grande il doppio, qualche domanda sulla salubrità del casino genetico che ho combinato mi pare legittima).

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Requisizione di artifici linguistici

Riguardo la cosa "falsata" è che sulle varietà sviluppate con metodi convenzionali non è applicabile, è vero, il brevetto, ma esiste una forma di protezione della proprietà intellettuale che si chiama UPOV, che garantisce tra i 20 e i 30 anni, a seconda della specie, di diritti di sfruttamento commerciale. A noi pare solo un brevetto con un nome diverso, a voi?
Certo che, se in 6 mesi di "lavoro", tanto ha richiesto stendere l'accordo per GenEticaMente, i 7 Ministeri coinvolti ed i loro tecnici non si sono accorti dell'enorme cumulo di sciocchezze che questi gli propinavano, fanno proprio una figura da... (e li paghiamo apposta con i nostri soldi per tutelarci!)
Ecco, questo era solo un assaggio delle competenze di quelli a cui i governanti (italiani e, ora pare, anche esteri) stanno per regalare dei soldi dei contribuenti. Di quanto regalino i privati non siamo interessati. Pensare però che un privato, come COOP, si possa fregiare di aver investito in un "progetto" di lobby internazionale anti-OGM (in cui oggettivamente vengono propalate balle) sostenuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, 7 ministeri e una pletora di altri enti pubblici, francamente, fa un po' vomitare.
Evviva la democrazia e soprattutto la meritocrazia...
Note a margine
(1) Sì, piante della stessa specie possono avere non solo alleli diversi (ossia varianti di uno stesso gene, ad esempio: occhi azzurri, occhi neri), ma anche geni diversi. In alcune specie, come il mais, ci possono essere migliaia di geni che sono tipici di una specifica varietà e completamente assenti nelle altre, eppure esse rimangono interfertili tra loro.
(2) Un trattamento con colchicina raddoppia il suo patrimonio genetico ridonandogli la fertilità.
(3) un altro sistema senza controindicazioni è l'omeopatia. Diciamo che se non si hanno effetti collaterali, di solito, è perchè in realtà non si hanno effetti e basta. Se non quelli placebo, si intende....e, come al solito, se volete saperne di più, visitateci!

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