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La farfalla e lo scorpione

Creato il 01 luglio 2015 da Media Inaf
L'ammasso stellare aperto Messier 6. Crediti: Wikisky

L’ammasso stellare aperto Messier 6. Crediti: Wikisky

La costellazione dello Scorpione è una delle più belle tra quelle visibili nel cielo estivo. Proprio nella zona di cielo che le compete, prossima al piano galattico tracciato dalla suggestiva Via Lattea, si concentrano numerosi oggetti celesti, alcuni dei quali possono essere osservati, seppure con un po’ di difficoltà, già ad occhio nudo. Uno di questi è l’ammasso stellare aperto denominato Messier 6, noto anche come Ammasso Farfalla. Un appellativo che nasce dalla distribuzione delle sue stelle, che ricorda ali dispiegate di una farfalla. Per individuare l’ammasso si può prendere come riferimento Shaula e Lesath, le due stelle che individuano idealmente la coda dello Scorpione e alzare leggermente lo sguardo. L’oggetto celeste è stato scoperto verso la metà del 1600 dall’astronomo italiano Giovanni Battista Hodierna e poi classificato come sesto elemento del celebre catalogo di Charles Messier. Esso è composto da un centinaio stelle e si estende per circa 12 anni luce. Quella che ancora non è stata confermata con precisione è la sua distanza, le cui attuali stime oscillano tra 1500 e 2000 anni luce.

Ma luglio si apre anche con lo spettacolare evento che si verificherà proprio la sera del primo giorno del mese, di cui abbiamo già parlato qui su Media INAF: la congiunzione molto stretta di Venere e Giove. I due corpi celesti si troveranno a una distanza apparente addirittura inferiore del diametro della Luna piena. Il fenomeno è visibile ad occhio nudo e si potrà seguire facilmente cercando i due corpi celesti già sul fare della sera, verso ovest. L’avvicinamento di Giove a Venere è solo apparente, dovuto ad un effetto di prospettiva. I due pianeti in realtà sono separati da oltre 800 milioni di chilometri, più di cinque volte la distanza Terra-Sole.  Le mappe del cielo che mostrano le informazioni su Messier 6, la congiunzione di Venere e Giove, nonché sui fenomeni più interessanti da osservare in questo mese potete trovarle nel video qui sotto.

Fonte: Media INAF | Scritto da Marco Galliani


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