La fase transitoria

Da Maxdejavu

Prendi una donna, mettila di fronte ad uno specchio prima di uscire per andare dalla parrucchiera e potrai sentire le grida di lamento che arrivano dall’inferno.
Perchè per una donna, scegliere il taglio dei capelli è un pò come per gli uomini la scelta degli ingredienti della pizza, oppure il tipo di birra. L’eterno conflitto interiore e la paura del non ritorno.

Perchè per Anto, la scelta del taglio di capelli è quasi paragonabile alla scelta del candidato politico.
“E’ una cosa che mi devo portare appresso per lungo tempo” si giustificherà lei.
“Certo” aggiungo “te li vai a tagliare con la stessa cadenza delle amministrative” rispondo io.
La scelta del taglio di capelli inizia giorni prima.
Inizia con un sms sul mio cellulare dove scrive: “prenotami dalla parrucchiera” che in linea d’aria disterà 20 ml ma per lei, chiamare la parrucchiera è un pò come suicidarsi. E una donna votata al martirio con i figli, non è altrettanto disposta al sacrificio dei suoi capelli!
Sacrificare la sua lunga chioma rossa, riccia e soffice, al boia con le forbici è l’ultimo dei desideri di una donna!

“Come li faccio” chiede lei.
“Come li preferisci” rispondo sicuro che tutto ciò che dirò verrà usato contro di me!
“Li taglio lunghi dietro e corti avanti”
“Ma così poi farai cacare e mi dovrò sorbire il tuo rantolio fino alle prossime amministrative o male andando alle politiche!” rispondo io, accorgendomi subito di aver detto una minchiata che si ritorcerà contro di me…
“Quindi!!!!!” dice lei con la solita voce demoniaca del leone ferito “vuoi dire che l’ultima volta che li ho fatti facevo cacare?”
” O.° “
“Tanto capiterà che verrai a cercare conti la notte…”
” O.° “

PS: E pensare che cerco sempre di essere politically correct!


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