Potremmo parlare male dello
streetstyle per ore, giorni e settimane senza mai stancarcene perché i gironi infernali di tale pratica sono infiniti.Dobbiamo però anche riconoscere gli sforzi di molti personaggi, nettamente meno famosi di editors e blogger note, che per una settimana si sottopongono a tali supplizi:
1. Fingere di parlare al telefono per orePerché si sa, se non parli al telefono non ti fotografa nessuno.Probabilmente scrivono alla mamma "chiamami" e poi passano venti minuti fuori dallo show di Fendi ad ascoltare discorsi sui detersivi
tensioattivi fingendo di essere al telefono con qualche Pr
cool.2. Sostare sui binari del tram Rischiano la vita e il linciaggio pubblico sulla linea del 23 per una foto su
Vogue Armenia.
3. Ridere forzatamente o saltellareGuardate che deve essere davvero difficile fingere di divertirsi come pazze o saltellare come uno stambecco in calore sui tacchi in Via Larga.
4. Tornare a casa vestite come freak pazzerelleFinché pascolano nella zona rossa va tutto bene: nessuno si scandalizzerà per il pigiama, le ciabatazze di pelo o l'apparecchio dei denti attaccato al cappello
visto coi miei occhi ma, girato l'angolo e presa la via per tornare a casa nei remoti angoli della periferia milanese, la vergogna sarà tanta.
5. Essere ricoverate per polmonite o per legionellaGambe nude, sandali e tulle sulla neve a febbraio e pelliccia di visone ai primi di settembre.Sono indubbiamente coraggiose come uno Spartano alle Termopili.
Ora, io ho guardato pochi siti di streetstyle perché dopo venti minuti, alla terza visione di uomini in ciabatte, ho temuto potesse comparirmi Belzebù in soggiorno, ma sostanzialmente questi sono i
miei look del disagio preferiti.
Il bomber reversibile con i pantaloni dei dolori mestruali in lana che spazzano la via <3
Metti la X su quello che ti fa più senso
Anch'io ho avuto una borsa simile. A 11 anni prima di avere il mestruo
Il trend " Vado a scalare il Naga Parbat"
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