Per avviare il suo business Ashraf Alkiswani ha cercato e ottenuto l’approvazione dei religiosi. “Non si tratta solo di sesso”.
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Si propone di migliorare l’armonia tra moglie e marito il primo sexy shop online palestinese, lanciato questa settimana da un imprenditore di Ramallah, Ashraf Alkiswani, che vendendo prodotti e dispensando consigli si propone di rompere uno dei tabù della società araba. Anche per questo, per attivare il suo business Alkiswani ha prima cercato, e ottenuto, l’approvazione dei religiosi, incontrando tre sheikh in una moschea di Ramallah per chiedere loro che venisse approvata la sua idea imprenditoriale tramite una fatwa (un editto religioso). Perché il suo obiettivo, ha spiegato al “Guardian”, è quello di promuovere “l’amore e la gioia nell’esprimere l’amore. Non si tratta solo di sesso”. Si tratta, insomma, di un “tentativo di costruire ponti tra le lacune che separano moglie e marito, migliorando l’armonia sessuale che porta a matrimoni più felici, fa diminuire i divorzi e l’infedeltà. In questo senso si tratta di un progetto sociale”, afferma l’imprenditore palestinese, 30 anni.
“Il nostro obiettivo è quello di offrire una gamma di prodotti di buon gusto per contribuire a ravvivare la purezza e la passione tra le coppie sposate”, si legge sul sito di e-commerce “Karaz“ (ciliegia in arabo) che si dice “orgoglioso di promuovere le relazioni sane e la comunicazione aperta offrendo uno spettro di ausili coniugali che aiutano i mariti e le mogli a mantenere uno stile di vita intimo. La pornografia e la volgarità non riguardano i nostri prodotti”.