È arrivato alla fase della registrazione in studio, il progetto editoriale che mi lega al compositore e violinista napoletano Edo Notarloberti. La registrazione avrà luogo a Napoli il 3, 4 e 5 maggio. Si tratta di un poema suddiviso in due atti incentrato sulla figura di Lilith. Libro e cd, prodotti da Ark Records, usciranno a settembre 2013.
Il progetto ha avuto inizio dall’interesse che ha suscitato in Edo la figura mitologica di Lilith nell’ambito della mia poetica. In un secondo momento si è pensato di arricchire i testi preesistenti con alcuni materiali poetici su Lilith scritti appositamente per un intervento del compositore, al fine di una produzione editoriale che ora entra nel vivo con la registrazione di un’opera musicale-poetica in due atti per voce recitante.
Dal punto di vista testuale si tratta quindi in parte di poesia dedicata al progetto con Notarloberti, in parte di una riscrittura di tutto il materiale inedito che riguarda la mia poesia precedente, che spesso si è riferita direttamente o indirettamente alla figura di Lilith, e al simbolo che secondo il mio sentire, la rappresenta di più, lo scorpione. Tutto questo è accaduto per via di una consequenzialità fortuita, che ha avuto inizio da una registrazione audio dei soli testi, voluta da Edo negli stessi luoghi in cui la maggior parte di questa poesia è stata scritta.
Lilith è una figura della mitologia babilonese, un dèmone di completa forma umana, provvisto di ali e regina dell’immaginario regno di Zemargad. È la madre di Arimane. Questo nome affonda le proprie origini nello zoroastrismo dove Arimane corrisponde alla figura di uno spirito assolutamente negativo: si tratta di un figlio distruttore per il quale la morte è solo una semplice negazione della vita. Lilith, la madre di questo diavolo, non potrà uscire che di notte e apparire talvolta a coloro che dormono da soli in casa. Tuttavia, a dispetto di Satana, gode di un misterioso rapporto di privilegio con Dio. Il Re Salomone, che aveva potere anche sugli spiriti malefici, pare che fosse riuscito a danzare una volta con lei. Per la tradizione ebraica Lilith fu la prima moglie di Adamo, donna bella dai grandi occhi neri, ripudiata e divenuta dèmone per non avere accettato di sottomettersi al marito. Ma anche donna-angelo venuta alla terra per darsi a Adamo e generare giganti, era segretamente innamorata di Dio, tentava spesso di volare verso l’amante e Adamo, per trattenerla, si alzò da carponi e prese a camminare diritto su due gambe.