Dopo cinque mesi che Buthari (foto) si è insediato, avendo vinto al primo scrutinio l'elezione a presidente di quel vasto e popoloso quanto complesso Paese, che è la Nigeria d'oggi, ieri finalmente è stato presentato ufficialmente ai media il nuovo governo.
Sono trentasei governatori dei rispettivi Stati della Federazione tra cui compaiono anche sette donne.
Ottima scelta per quanto riguarda le personalità dei singoli, considerando che urge impegnarsi allo stremo nella lotta alla corruzione in senso lato e, sopratutto, affilare tutte le armi per debellare Boko Haram, che continua ad essere una terribile minaccia con le sue ripetute scorrerie nel Paese e anche nei territori frontalieri come il Camerun e il Niger.
All’indomani del giuramento dei ministri,cioè oggi, la stampa nigeriana propone ritratti e commenti dedicati alle personalità chiave dell’esecutivo.
In primo piano c’è Babatunde Fashola, già influente ex governatore di Lagos ora responsabile del super-dicastero per l’Energia, i lavori pubblici e la casa.
Tra le sorprese viene invece annoverata Kemi Adeosun, promossa da incarichi amministrativi nella regione di Ogun alla guida del ministero delle Finanze della prima potenza economica dell’Africa.
Particolarmente rilevanti alla luce della crisi legata al gruppo islamista Boko Haram sono, invece, le nomine ai dicasteri competenti in materia di sicurezza.
Il generale Abdurrahman Dambazau, ad esempio, è il nuovo responsabile degli Interni mentre Mansur Dan-Ali, un altro generale, guida la Difesa.
Infine il Petrolio, dicastero chiave per l’economia nazionale, come annunciato già alcune settimane fa, a guidarlo sarà Buhari stesso.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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