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La felicità non è di casa qui

Creato il 10 marzo 2011 da Patuasia

Secondo l’assessore Lanièce, l’aumento degli aborti, soprattutto  fra le minorenni (il più alto d’Italia), è dovuto all’eccellenza del nostro sistema sanitario che invoglia ad usufruirne anche le donne di fuori Valle e poi dalle extracomunitarie. Una spiegazione che lascia tramortiti. Di questa piaga che affligge tra le altre (alcol, antidepressivi) la nostra isoletta felice, il nostro assessore trova l’occasione per fare uno spot pubblicitario in favore della nostra sanità e quindi in favore di se stesso. Quindi la Valle non registra problemi, ad abortire non sono le valdostane, i grandi numeri sono dovuti alle “straniere”. Lo stesso discorso vale per la psichiatria: gli alti tassi di ospedalizzazione sono dovuti al fatto che qui non ci sono cliniche private e quindi non è possibile sondare il sommerso che altrove è molto alto. Pas de problème tout marche bien!  E del consumo di antidepressivi che negli ultimi dieci anni è aumentato di cinque volte che giustificazione si può inventare? Che fanno bene alla pelle? E del numero di suidici sempre il più alto d’Italia? Tutti extracomunitari? Tutti turisti? E dell’abuso di alcol il più alto nella Penisola? Che fa digerire? Che è un antiossidante? Mettere la testa sotto la sabbia non è mai servito a trovare una soluzione, ma qui non si vuole trovare una soluzione. Non bastano le conferenze sulla contraccezione, infatti in Italia e, visti i risultati si presume anche in Valle, la pillola si assume meno che nel resto dell’Europa. L’enorme ricchezza della nostra Regione non solo non ha prodotto qualità della vita nei servizi, ma neppure bellezza e felicità. Varrebbe la pena domandarsi il perché.


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