“Da giovanissima aveva vissuto sotto l’ala di papà Blasetti, che l’aveva amorevolmente accompagnata all’ombra di quella torre che era per lei suo marito. Era stato un passaggio fluido, un passettino appena, un trasferirsi qualche centinaio di metri più in là nel cuore di Milano. Da un nido all’altro, al calduccio. Come una mano in un guanto di seta, Letizia era scivolata in una vita di comodo.”
Aquagym, idromassaggio, bagni thalasso, palestra, gli aperitivi con la migliore amica… Questi i principali interessi di Letizia, giovane e attraente donna appena divorziata che conduce una vita agiata nella Milano bene.
Un’esistenza ben programmata che lei, nonostante il marito sia andato via di casa, non facendole mancare nulla in alcun momento, si fa bastare, ignara di quanto altro accada nel mondo o anche solamente accanto a casa sua.
A smuovere la sua routine ovattata è la figlia ormai diciottenne che va via di casa senza dare notizie, abbandonando il cane al quale era affezionata e lasciando i libri di scuola. Questo fatto la manderà in crisi e lo stesso farà la scoperta che l’amica sia alla ricerca di avventure extraconiugali.
Una storia inizialmente quasi surreale ma non troppo lontana dalla vita dei benestanti di città. Cosa significa poi riprogrammare la propria esistenza scombinando le proprie credenze e provando a conoscere gli altri e se stessi?
Questi sono i punti centrali di “La felicità non fa rumore” (Giunti Editore, 2015) di Olivia Crosio, scrittrice milanese (già autrice di due romanzi per adolescenti pubblicati da Fanucci e un romanzo femminile digitale edito da Emmabooks) e traduttrice, fra gli altri, anche del “Diario di Bridget Jones”.
Un romanzo al femminile che in un primo momento potrebbe sembrare uguale a tanti altri ma che per stile e trama si differenzia e che affronta alcune tematiche tra le più scottanti. Con l’ironia che contraddistingue questa scrittrice ci si ritrova a riflettere sulla vita che viviamo e osserviamo quotidianamente.
Una storia simbolo della nostra epoca che troppo spesso si ritrova a prestare troppa attenzione all’apparenza senza voglia di scavare a fondo per comprendere quanto ci sia di prezioso e sorprendente.
Un libro da regalare e da scoprire che non dimentica di far sorridere i lettori rammentando che niente vi è mai di irreparabile se ci si ricorda di sdrammatizzare di tanto in tanto.
Ma soprattutto se si tenta di non essere troppo pigri e di spendere qualche energia in più per noi stessi e per chi ci sta accanto, anche quando questi ultimi paiono in un primo momento lontani da noi e differenti dai nostri canoni abituali.
Written by Rebecca Mais