Una donna sconosciuta (Ève Francis) torna nella sua vecchia abitazione trasportata dai ricordi di un amore ormai perduto. La casa è ora abitata da una giovane coppia (Gine Avril e Roger Karl) il cui amore è in crisi. La moglie, infatti, porta avanti segretamente una relazione con un amante (André Daven) e progetta di fuggire con lui approfittando della temporanea assenza del marito. La Sconosciuta rivedrà in questa situazione quella capitatagli tanti anni prima nello stesso luogo e si ritroverà coinvolta emotivamente nell’evolversi della vicenda.
Delluc ci trasporta all’interno delle emozioni di una donna che rivive il suo travagliato passato e lo fa grazie a un sapiente uso del montaggio attraverso il quale sovrappone il presente e il passato, mescolandoli fino quasi a confonderli. Ancora una volta il personaggio principale della vicenda è interpretato dall’attrice e moglie del regista, Ève Francis, la quale riesce benissimo ad esprimere i travagliati sentimenti del suo personaggio. Bella anche l’interpretazione di Roger Karl, attore molto amato da Delluc e l’Herbier, e di Gine Avril, qui in una delle sue rare interpretazioni cinematografiche.
Difficile valutare la fotografia e il film nel complesso a causa delle cattive condizioni del riversamento. La speranza è quella di veder presto i lavori di Delluc restaurati degnamente in una edizione ad alta definizione che possa finalmente dare il giusto rilievo alla bellezza espressiva dei suoi film.