Magazine Diario personale
Da parecchi giorni la Fenice sta portando avanti una vera e propria crociata contro il fumo, o meglio ha rotto con le sigarette.Ebbene si, ciò che legava me e loro era un vero rapporto amoroso, una storia che credevo non sarebbe mai potuta finire, almeno fino alla fine dei giorni (l'anno prossimo, secondo Giacobbo, nel 2024 secondo Glenn Cooper). Perché?Devo ammettere che non trovo nulla di male nel fumo (almeno, quando rimane un'attività fatta con moderazione). Essendo una persona parecchio ansiosa, compensavo il mio disperato bisogno di fermarmi un istante a respirare, fumandomi una sigaretta. Proprio così, quando sentivo i nervi a fior di pelle e la stanchezza farsi avanti, ecco che prendevo il mio pacchetto di Winston Blue e me ne andavo in terrazzo a “fumare una paglia”.Torniamo ora alla domanda principale, perché ho smesso?Dopo sette anni di tabagismo, qualche tempo fa mi sono finalmente resa conto di non controllare minimamente la mia dipendenza da tabacco. Fumavo senza rendermene conto. Compravo un pacchetto al mattino, ed il mattino del giorno successivo mi rendevo conto che era ormai terminato. “ma come diavolo ho fatto a fumare così tanto?” mi chiedevo.Lo avevo fatto nel modo più normale di tutti ovvero prendendo una sigaretta dal pacchetto ed accendendola, ma, il problema è proprio questo, non me ne ero resa nemmeno conto.Vi dirò che questo mi ha spaventato. Più del male alla gola, o dell'affaticamento causato dal catrame nei polmoni. Il fatto di non decidere assolutamente nulla in merito al mio bisogno di fumare, mi ha fatto dire basta del tutto.Così ho fumato l'ultima sigaretta il giorno 27 agosto del 2011, alle ore 12,30 (guardate un po' che precisione!).Ho avuto qualche crisi, questo è vero. Inizialmente nulla di grave dato che avevo 38,5 di febbre ed un raffreddore che mi impediva quasi di respirare (chi fumerebbe in quelle condizioni?). Poi la crisi, quella vera, è arrivata il giovedì successivo. Dopo aver resistito per almeno due ore al pensiero fisso di accendermi una sigaretta, sono corsa da mia madre a supplicarla di darmene una. Inutile dirvi che non voleva. Così iniziai a pregarla come fossi una bambina piccola davanti allo zucchero filato.Sono comunque riuscita a fermarmi, sapete. Mi sono guardata per un'istante come fossi un'altra persona ed ho provato solamente una cosa, sgomento. Quella non era la persona che io voglio essere.Così ho preso una caramella e sono ritornata nella mia stanza. Niente fumo.Il fatto di guardare indietro e vedere che “ce la sto facendo” seppure con difficoltà mi fa sentire una persona nuova e diversa. Avevo un'immagine di me stessa nella mente, una me perennemente aggrappata con tutte le sue forze a quel pacchetto bianco e blu. Ora l'immagine se n'è andata. Non c'è più. Non è stata ancora rimpiazzata da nulla, ma non ho fretta. Come potrei averne?Non voglio fare più lo sbaglio di trincerarmi dietro ad una credenza, dietro ad un mio schema mentale, ad un mio modo di pormi. Perché sono molto più di questo. Tutti noi siamo molto di più di ciò che crediamo di essere. Basta solamente capirlo: ed anche la cosa che pensavamo essere più complicata (per me era smettere di fumare) diventa facile.Non è bello vedere il mondo sotto una prospettiva così positiva?Un bacio a tutti dalla nuova Fenice!
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