la fenice ha perso ispirazione

La Fenice, quest'oggi, ha perso la sua ispirazione.
Puff scomparsa nel nulla!
Anzi, forse no, non è scomparsa: credo abbia lasciato spazio ad altro.
Ad esempio ad un bel lettino azzurro e bianco nel bel mezzo del giardino di casa mia, sul quale lascio che il sole renda la mia pelle, da un bianco simil cadavere, ad un bruno stile abbronzato (sperando di evitare quel bel rosso sangue-chiavetta vodafone che ti si appiccica addosso quando la tua pelle inizia un, mica tanto, lento processo di combustione).
A tenermi compagnia, oltre agli uccellini che cinguettano sugli alberi facendomi pensare di essere davanti alla cascina del mulino bianco, ed al rumore di auto che si divertono ad andare avanti ed indietro attorno al mio piccolo nido in collina; c'è il mio cane che, soffocato dal suo spesso manto peloso, cerca disperatamente un posto all'ombra.
Tutto il contrario di me.
A dimenticavo: c'è anche un libro. Non è “storia delle dottrine politiche”, non è “microeconomia” né nulla che abbia a che vedere con l'università. Si chiama “Il passaggio” di Justin Cronin, edito Mondadori, libro di cui vi parlerò molto presto.
E poi che c'è ancora.. il cellulare che vibra nervosamente: dopotutto è sabato, e c'è una serata da organizzare.
Il programma? Una visita notturna in un castello non troppo distante da dove vivo, un castello nel quale si dice abiti il fantasma di una bambina, uccisa perchè albina e ritenuta “creatura del male”.
Mah.
Nel frattempo mi godo questo splendido sole, e questo venticello fresco e dolce.
Cosa si può volere di più dalla vita. Beh, nulla.
Buona giornata e buona fortuna a tutti voi!