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La vittoria è nella musica, nelle bandiere colorate, sulle facce sorridenti e soddisfatte. Questa è l’immagine scattata ieri alla Bocca della Verità a Roma, dove i comitati per il “sì” hanno brindato fino a tarda ora per il quorum raggiunto.
Numerose le iniziative per festeggiare il responso delle urne. Una cinquantina di ciclisti urbani, ad esempio, si è data appuntamento in bicicletta e ha sfilato da piazza Venezia fino a via del Plebiscito. Arrivati davanti alla residenza del Premier Silvio Berlusconi, i ciclisti hanno urlato «dimissioni, dimissioni!» e, richiamate dallo scampanellio delle biciclette, sono intervenute le forze dell’ordine.
Per le strade della città si sono distribuiti non solo i rappresentanti dei comitati per il sì o gli attivisti di Greenpeace, ma anche tanti cittadini comuni come Serena, 46 anni: «È stata una vittoria della democrazia!». Tra i dati dell’affluenza spicca Roma: ben il 60,5% degli aventi diritto ha votato, il 3,4% i più rispetto alla media nazionale.
Dal palco della Bocca della Verità, gli attivisti e gli ospiti hanno ringraziato gli elettori per «una vittoria che non è stata dei singoli partiti ma di un movimento che è nato dal basso e ha dimostrato che cambiare si può». “Habemus quorum” , “l’acqua è solo nostra” e, ancora, “l’acqua è un bene comune”: sono alcuni dei cori e degli slogan più ripetuti.
Alla festa hanno preso parte, tra il pubblico, il regista Mimmo Calopresti, Er Piotta e i Villa Ada Posse, oltre ad alcuni esponenti della sinistra come Paolo Cento e Paolo Ferrero. A parlare dal palco, però, sono stati solo i comitati per il sì che hanno iniziato la loro battaglia ben due anni fa a partire dall’approvazione del decreto Ronchi.
MARIA CRISTINA MONTAGNARO
EMANUELA PENDOLA
da LUMSA NEW ON LINE
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