La Festa della Luce non sarà mai minimal

Da Scaccoalleregine @ScaccoALeRegine

In questi ultimi tempi vige la tendenza minimal in diversi settori.
In tema ARREDAMENTO E DESIGN siamo nell'era dell'Ikea. In cui Luigi XV si sarebbe suicidato.
Dai BUFFET dei PARTY più alla moda son spariti quegli enormi piatti ovali di insalata di riso, pizzoccheri, pasta con le melanzane, verze e cotiche e tutte le pietanze da duemiliardi di calorie: il buffet di oggi è finger food.
Che non ho ancora capito se significa 'cibo che prendi con le dita' o 'nutriti delle tue dita' perché con quella roba in corpo non hai manco l'energia per respirare.
L'ABBIGLIAMENTO... beh, qui entriamo in un settore aperto alle contraddizioni: è trendy lo shorts laringeo, perché quello inguinale è decisamente troppo lungo.
Va di moda la borsetta che sta in una mano, ma anche andare in giro con un bagaglio più grande di quello che fai per il trasloco.
La prossima tendenza in quanto a pelletteria sarà quella di girare per le vie del centro direttamente col trolley.
Ma per adesso siamo ancora nel minimal.
E anche l'addobbo fashion di Natale è cambiato. A parte qualcuno che resiste... 
Troppo pacchiane le vetrine piene di stelline e applicazioni di babbi natale pelosi, piene di palle oro 750 karati, argento capelli di mia nonna, blu scossa elettrica, rosso ketchup, verde larice del grande nord... No.
Sto parlando dei negozi che si distinguono per essere nelle zone più IN d'Europa, quei negozi che rifuggono dal kitsch per essere chic. Boutique nelle quali l'addobbo lo devi scovare. C'è ma non si vede.
Un ago di pino delle Dolomiti accanto alla cassa, un ramo di agrifoglio del Brenta nel camerino, una sobria scritta sul vetro. E qui volevo arrivare. Ho avvistato un negozio con i più noti marchi dell'alta moda italiana.
Han pensato bene di adeguarsi alle tendenze e minimizzare il loro fasto in una scritta augurale su ogni vetro, a mano, col pennarello rosso. Buon Natale: per ogni vetrina in una lingua diversa.
A parte che la gallina più disabile del pollaio Ovovita scrive meglio.
E poi... chi glielo dice che hanno pure scritto sbagliato l'augurio francese?
E' talmente minimal che hanno saltato una lettera.
E' impossibile spegnere la FESTA DELLA LUCE !
E se non ci saranno più i DICEMBRE di una volta, quelli in cui tre quarti dell'energia nazionale veniva destinata ad alberi di natale più alti del Duomo di Milano e presepi più grandi di tutto Trastevere?!
Sarà il tempo in cui torneremo ad uscire fuori a rimirar le stelle?
Il cielo stellato ha l'addobbo più bello, tutto l'anno.

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