Magazine Libri

La Fiaba Capovolta che vince è quella di Federica Gnomo

Creato il 14 gennaio 2013 da Layla Lion De Hawk @Ioscrittoreblogspot
Cari amici lettori, scrittori e poeti, siamo liete di pubblicare il racconto vincitore del secondo Concorso Letterario gratuito organizzato da Io Scrittore Blog.
Complimenti alla bravissima Federica Gnomo che ci ha regalato un'incantevole e profonda versione di 'La bella addormentata nel bosco'Buona lettura!

Lucilla LeoneIlaria MilitelloLA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO.Non ero tanto giovane quando mi sono addormentata. La spina che mi ha punto era dolce, tenera quasi verde: coltivavo la mia rosa da molti anni e alla fine un graffio deciso e una pioggia di petali bianchi mi hanno spedito sul letto della bella addormentata.Mi sono sposata per amore.  Per non farlo morire in realtà, perché ormai la nostra coppia richiedeva un cambiamento per non sfiorire. Ci siamo conosciuti da ragazzi, e siamo cresciuti insieme; entrambi borghesi, quando borghese significava solo due cose: o con o contro. Ci siamo schierati, eppure appartati, in un mondo nostro, fatto di fughe al mare con una vecchia moto Guzzi,  a fare l’amore per finta.  È stato bello, non lo nego. Stupendo, anche nelle ore tristi; nelle prove, quando il bosco pian piano cresceva e i raggi di sole  si intravedevano appena, chiudendosi sopra di me.Figlia ribelle, riccioli al vento, artista senza regole, ho piegato le gambe davanti alla necessità d’amore e di cura del mio prossimo annullando me stessa.Forse mia nonna, del terzo ordine francescano, che mi trascinava da bambina a lunghe sedute di preghiere - di cui ricordo solo dei corridoi alti e ingialliti, stanze buie piene di banchi simili a cappelle nascoste -, mi ha inculcato questa capacità di ascoltare e assistere gli altri. Tra le litanie, io di appena sei anni, pur immaginando già di scappare da qualche porta di legno laterale, rimanevo invece ferma a fissare i volti delle pie donne oranti, domandandomi quale grazia stesse chiedendo quella signora o cosa stessero preparando a cena i frati, quando un profumo di soffritto arrivava fino al luogo sacro.Tutto serve e tutto torna. Questo violentarmi ad ascoltare, mi è rimasto. E mi reso una donna da sposare.  Quando mi sono punta, il giorno del mio matrimonio, non mi  sono addormentata subito. Prima ho camminato a lungo, tenendo per mano mia figlia. Lei  mi ha condotto, attraverso i sentieri del bosco, e mostrato ogni creatura che  viveva saltellando tra i rami. Abbiamo bevuto in fontane dorate, trovato scarpette di cristallo e inventato fiabe di gnomi.  A pensarci bene voleva sentire sempre la stessa: il fuso. Il fuso era  la spina di Aurora, la bella addormentata nel bosco. A ripensarci adesso: una beffa del destino. Il mio.In realtà, dopo essermi punta, non dormivo ma ero come incosciente. In quel bosco, da qualche parte era sepolto uno scrigno con dentro i miei sogni; ma non desideravo trovarlo. Sarei tornata a prenderlo un domani, ma questo lo posso dire ora, perché lo avevo dimenticato.Tra tutti quei rovi, sentieri che finivano altrove tranne che da me, e sassi minacciosi, c’era anche  il mio principe; lo sentivo parlare, ma la sua voce era un’ eco lontana, si era perso anche lui a combatter draghi dentro la foresta.Lo amavo. Eppure mi sono negata. Penso di essermi addormentata allora, quando la potenza dell’amore è stata vinta dal peso del dovere. Proprio quelle regole che avevo sempre infranto, quelle soffocanti ragioni, simili alla foresta che mi ha soffocato, avevano preso il sopravvento. Le donne, le litanie, le convenzioni.Bella, nel mio letto, stesa…Ho continuato a lasciarmi vivere trascinandomi. Poi una sera, più che una mattina, mia figlia con una telefonata da un concerto rock, e non il bacio del principe,  mi ha trasmesso una scintilla: il desiderio per una cosa impossibile e di colpo mi sono svegliata dal letargo. Lei e i suoi sedici anni, la musica, la scrittura,  l’immagine di quella che io ero stata e ancora viveva sepolta dentro di me. Ho provato l’antico tormento di scrivere, e la voglia di amare.  Intorno a me ho notato quanto di inutile era cresciuto. Ho disboscato la mia vita e con la tastiera del pc e il suo schermo, tra mille incertezze sono uscita dal bosco. Mi sono guardata allo specchio, piccole rughe intorno agli occhi, a testimoniare che, sebbene in dormiveglia, avevo vissuto. Ho  ritrovato lo scrigno sepolto; i rami neri che mi soffocavano, ora sono diventate connessioni e mi hanno tracciato la via per arrivare al mio sogno. Da adulta, “attempata” direbbe il mio ginecologo, mi sono risvegliata in  una donna vera, bella dentro e fuori, e che nell’anno della fine del mondo,  ha iniziato un nuovo avventuroso  lavoro. Scrivo.Ho coltivato un giardino vero, credendoci fermamente, fatto di desideri rigogliosi, spesso sbocciati in realtà. E se mi pungo tra le rose, e i glicini pieni di calabroni, tra fogli svolazzanti di manoscritti simili a farfalle, c’è il sorriso di mia figlia a medicarmi e illuminarmi la strada.  Dal cancello di legno dipinto di bianco è rientrato il mio sposo.  di Federica Gnomo Twins 

La Fiaba Capovolta che vince è quella di Federica Gnomo

Federica Gnomo 



Qualche nota biografica dell'autrice
Architetto, scrittrice, socio editore, blogger e cuoca creativa. Sposata con un marito paziente, vive in terra etrusca con due cani, Lilli e Bebolino. Ha una figlia giovanissima scrittrice Y/A per Mondadori ragazzi, grazie alla quale si è avvicinata al mondo editoriale.Ha pubblicato poesie e racconti su diverse antologie( Rosso da camera, Perrone editore, Il Rosso e il Nero, Diamond editore, Melodia Letteraria, Il violino Edizioni, 365 racconti d’amore, 69 orizzontale, Impronte d’amore, Butterfly Edizioni, quasi tutti a tematica romantico - hot),  l’ultimo un racconto per “Cronache dalla fine del mondo” di Historica, in uscita a novembre 2012 si discosta un po’ da questo genere.  E’ autrice di varie  ricette  su “Cotto e mangiato, le ricette dei fan”, ottobre 2011 e giugno 2012, Fivestore,  e su magazine on line per coppie, Lovvy.it, in cui è redattrice della rubrica ricette.Tiene  molto al suo blog “Gnomosopralerighe” dove promuove esordienti con simpatiche interviste culinarie, e dove delizia o strazia, a secondo dei gusti,  i suoi amici con racconti rosa hot o a tematica gay e ricette gustose. Ha curato completamente l’uscita  di raccolte di  fiabe per ragazzi per Farnesi Editore, “Melodia e altre storie”, “ Non voglio vedere verde” e “La sorella di Babbo Natale” . Il suo romanzo ironico, hot soft “Il ragazzo au pair” è tra i 200 semifinalisti (200 titoli su 1107) nel concorso Io scrittore 2012, del gruppo Gems e uscirà nel 2013 per Gremese editore.
Cronologia autrice:Racconti brevi e lunghi:“ Ti ho pugnalato, amore mio”, Rosso da camera, Perrone editore, marzo 2012.“ L’ultima notte”, 69 orizzontale, Bravi autori, aprile 2012.“Il bambino che baciava tutti”, Il Rosso e il Nero, Diamond Edizioni, maggio 2012.“Mi chiamo Eddy”, romanzo a tematica gay, Borè editore, maggio 2012.“ L’ultima notte al mondo” , Cronache dalla fine del mondo, Historica Edizioni, nov 2012.“ Incontro in carne e ossa”, 365 storie d’amore, Delosbook, dicembre2012.Natale con chi vuoi”, Impronte d’amore, Butterfly Edizioni, febbraio 2013.“ Il ragazzo au pair” Gremese Editore, maggio 2013.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine