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La figlia dei ricordi di Sarah McCoy

Creato il 01 febbraio 2013 da Nasreen @SognandoLeggend

Figlia di un ufficiale dell’esercito americano, Sarah McCoy ha trascorso l’infanzia in Germania ed è tornata negli Stati Uniti, in Virginia, quando aveva tredici anni. Adesso vive a El Paso, in Texas, dove insegna letteratura inglese all’università.

Sito: Sarah McCoy


Titolo: La figlia dei ricordi
Autore: Sarah McCoy (Traduttore: C.Lionetti)
Serie: //
Edito da: Nord (Collana: Narrativa)
Prezzo: 17.60 € 
Genere:  Romanzo, storico
Pagine: 456 p.
Votohttp://i249.photobucket.com/albums/gg203/nasreen4444/SognandoLeggendo/5Astelle.png
La figlia dei ricordi di Sarah McCoy La figlia dei ricordi di Sarah McCoy La figlia dei ricordi di Sarah McCoy

Trama: Garmisch, Germania, inverno 1944. È un anello di fidanzamento, quello che un ufficiale nazista ha appena messo al dito della giovane Elsie. Un anello che potrebbe cancellare l’amaro sapore della guerra, regalando a lei e alla sua famiglia il sogno di una vita in cui l’aria profuma di biscotti allo zenzero e di serenità. Invece, d’un tratto, Elsie si ritrova a guardare negli occhi la realtà: un bambino ebreo si presenta alla sua porta e la implora di salvarlo, di nasconderlo. E lei lo aiuta… El Paso, Texas, oggi. È un anello di fidanzamento, quello che Reba non ha il coraggio d’indossare. A darglielo è stato Riki, un uomo che la ama senza riserve, nonostante le sue asprezze. Eppure Reba esita: prigioniera di angosce e inquietudini radicate nel profondo, sa che la sua armatura di donna realizzata potrebbe frantumarsi da un momento all’altro. E ha paura… Elsie e Reba non potrebbero essere più diverse, ma il destino ha voluto far incrociare le loro strade, come se l’una non potesse proseguire senza l’altra. Per Elsie, parlare con Reba significherà ripercorrere le vicende che l’hanno portata dalla Germania agli Stati Uniti, ricordare tutto ciò che la guerra le ha brutalmente strappato e infine perdonare sé stessa. Per Reba, confidarsi con Elsie significherà accendere la luce della verità, ascoltare la voce del cuore e accettare che la speranza possa nascere anche dal dolore. Per entrambe, l’amicizia che le lega darà loro il coraggio di sconfiggere i fantasmi del passato…

 Recensione
di Talia

La figlia dei ricordi di Sarah McCoyCon il suo secondo romanzo intitolato “La figlia dei ricordi”, Sarah McCoy si riaffaccia non proprio timidamente nel panorama editoriale. Il romanzo infatti, oltre ad essere venduto in diversi paesi è anche schizzato subito ai primi posti nelle classifiche dei libri più letti.

La figlia dei ricordi, si può definire come un romanzo storico, scritto in chiave moderna. In effetti è la storia di Elsie, una dei tanti testimoni degli orrori della guerra, la quale ci narra la sua vita in questa sorta di libro/diario, che non è altro che un mosaico di lettere e ricordi dal passato. Almeno finché non incontra la bianchissima Reba nella remota e cocente cittadina di El Paso in Texas.

Anche Reba ha alle spalle un’infanzia burrascosa, dovuta per lo più alla forte depressione del padre di ritorno dalla guerra in Vietnam. È il destino che permette alle due di incontrarsi in questa città di passaggio, meta continua di messicani in fuga dalla loro nazione senza il permesso di rimanere. In effetti:

Se la tua casa non è più un luogo sicuro,
se il mondo non ha più senso, dove puoi andare?
Quando e come si decide se andare o restare?”

In una parte del libro vediamo Elsie da giovanissima, nella sua casa a Garmish, un paesino tedesco di pochissimi abitanti. Elsie cresce nel forno dei suoi genitori, aiutandoli negli affari che vanno via via sprofondando sotto la mole di povertà indotta dalla guerra. Nel frattempo, spinta proprio dal senso del dovere, inizia una relazione con un tenente delle SS, sperando così di continuare ad avere le provvigioni per mandare avanti la bottega dei suoi.

Ciò nonostante si rende perfettamente conto che il suo cuore non potrà mai essere legato proprio a quello di un ufficiale. Questo, dopo un evento che le cambierà la vita. Durante il ballo del 25 dicembre, subito dopo aver ricevuto la proposta di matrimonio, Elsie incontra Tobias, un bambino ebreo di sei anni, utilizzato per merito della sua voce per allietare i militari a cena. Tornata a casa Elsie si accorge di essere stata seguita proprio da lui, dopo essere fuggito dalla gabbia dove era rinchiuso, e quando se lo ritrova in casa, si rende conto di essere in un grave guaio.

La figlia dei ricordi di Sarah McCoyDa una parte, la paura di essere scoperta e accusata di tradimento, dall’altra, la riluttanza a consegnare il bambino a morte certa. Elsie decide quindi di tenere nascosto il bimbo in un buco nella parete di camera sua, stringendo un legame così profondo con lui da considerarlo quasi suo fratello.

Al giorno d’oggi, invece, un’arzilla Elsie di 80 anni incontra Reba, una giornalista del Sun Day Magazine di El Paso con lo scopo di un’intervista per il giorno di natale. Tra scaffali di dolci e panini tipicamente tedeschi, Reba si ritroverà ad analizzare le luci e le ombre della sua vita, del che cosa l’ha portata lì e della sua indecisione sul restare e perché o dove dover andare, per essere finalmente felice. Per poter smettere una buona volta di coprire le debolezze del suo carattere insicuro con la sfacciataggine delle bugie che inventa, per apparire qualcun’altra e non far più soffrire il suo compagno.

Tutti noi raccontiamo bugie su noi stessi,
sul nostro passato e sul nostro presente.
Alcune ci paiono trascurabili, prive di importanza;
altre ci sembrano colossali, incriminanti.
Ma in realtà sono la tessa cosa”.

L’autrice riesce a esprimere con una prosa talmente perfetta e fluida i sentimenti più interni dell’animo umano, colorandoli di mille sfumature caratteriali. Sebbene le protagoniste principali della storia siano due, le figure secondarie non sono meno importanti né tanto meno vengono tirate via. Anche in loro, la precisione ricercata delle penna dell’autrice, pone le basi alla realizzazione di un vero capolavoro. Insomma, un libro che ti scioglie il cuore proprio come un “moretto al cioccolato”. 5 stelle anche alla casa editrice Nord per la scelta della copertina, e soprattutto per la traduzione perfetta che ha saputo valorizzare i dialoghi e le ambientazioni.


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