Era una mattina,saranno state le 11,ero seduto al parque Garcia,solo,aspettavo gente.
La panchina accanto alla mia era occupata da una famiglia guajira ma guajira forte.
La madre la classica donna forte,la vera capo famiglia come spesso avviene a Cuba,il padre col cappellaccio da campesino,una figlia sui 10 anni,che avrebbe dovuto essere a scuola e poi....un altra figlia.
Un incanto sui 18 anni ma credo meno....sicuramente meno ..ma una cosa da urlo.
La miseria,gia' solo a vederli,la tagliavi col coltello.
Non era la prima volta che li vedevo,sempre tutti insieme,sempre al parque.
A un certo punto si avvicina un temba....uno di quelli con bermuda,calzini e sandali....,forse un canadese,parla un po' con la ragazza,poi si staccano dal resto della famiglia e continuano a parlare.
La ragazza torna a parlare con la famiglia e si allontana col temba.
Gli altri 3 restano seduti sulla panchina,coi loro umili vestiti e in assoluto silenzio.
Arriva chi aspettavo e iniziamo a parlare godendoci il bel sole mattutino.
Dopo una mezz'ora la ragazza torna da sola,e a quel punto tutta la famiglia si alza e va via,verso la Casa Azul.
Dopo 10 minuti tornano nella stessa panchina con 3/4 sacchetti di cose comperate in Casa Azul.
Tornano tutti e 4 a sedersi e ad aspettare.....il prossimo......e i prossimi sacchetti da riempire alla Casa Azul....
So che e' una cosa normale a Cuba,una ragazza fa quello...che fa e poi con l'efectivo fa cio' che vuole ma vedere la famiglia dell'ultimo campo aspettarla per poi andare insieme a fare la spesa...mette piu' tristezza del solito.