“La fine dei talk show e il futuro della televisione”, domani presentazione a Bari

Creato il 15 giugno 2015 da Yellowflate @yellowflate

È stata una delle novità presenti all'ultimo Salone del libro di Torino il nuovo libro del giornalista Gennaro Pesante. "La fine dei talk show e il futuro della televisione" è un instant-book sulla televisione di oggi e sul suo rapporto con la politica, sulla crisi degli ascolti dei talk-show, sulla tematizzazione dei contenuti e la prospettiva di un nuovo canale tv dedicato alle Istituzioni. Al suo interno un'intervista inedita a Bruno Vespa e un'appendice curata da Piero Gambale del Centro di Studi sul Parlamento della Luiss.

L'autore, che lavora nell'ufficio stampa della Camera dei deputati e che si occupa da anni di tv istituzionale, parte dai dati Auditel per dimostrare che la politica avrebbe bisogno di nuove forme di comunicazione per essere presente in tv. E propone il progetto di un canale televisivo completamente dedicato alle Istituzioni, offrendo al lettore un excursus delle esperienze internazionali più significative.

Buona parte del saggio è dedicata alla Rai. Gennaro Pesante analizza l'evoluzione della tv attraverso la tematizzazione illustrando il percorso che ha visto la tv di Stato avvicinarsi in modo efficace al pubblico dei più piccoli. "I canali per bambini e il 'controllo' del telecomando da parte dei piccoli - dice l'autore - è una delle vere rivoluzioni degli ultimi anni in materia di televisione".

Inevitabili alcuni passaggi sulla riforma della governance Rai in discussione in questo momento in Parlamento e un'analisi decisamente politically incorrect sui programmi della tv generalista che parlano di politica.

Il libro, di cui si è discusso a Roma l'11 giugno all'ombra di Montecitorio (libreria ARION) con un parterre di parlamentari e addetti ai lavori, sarà presentato a Bari alla libreria Laterza, in via Dante n. 59, domani, martedì 16 giugno p.v. ore 18. Interverranno con l' autore: Lino Patruno, giornalista e scrittore, già direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, e Piero Gambale, Centro di Studi sul Parlamento (Luiss). Modererà Vincenzo Magistà, direttore del TgNorba24.

Abstract del saggio

"Io odio i talk-show! Anzi, non li guardo neppure". "Dillo a me?! Io praticamente non guardo più la televisione!" Peccato, perché a ben vedere ci sarebbero anche tante cose interessanti. E, a parte questo, tutti i dati dicono che non è affatto vero che non si guarda più la tv. È vero il contrario: i telespettatori - quelli che Auditel chiama "ascoltatori" - aumentano e si sta evolvendo il modo di stare davanti al piccolo schermo. Che poi, "piccolo" ormai solo per modo di dire: aumenta anche il numero di coloro che acquistano i televisori di ultima generazione, ovvero schermo piatto e gigante, a volte anche in modo spropositato, ben oltre la proporzione con i metri quadri disponibili nel proprio appartamento.

Quanto ai talk-show, è vero che gli ascolti sono scesi ma è altrettanto vero che gli ascolti si sono frammentati a causa del proliferare delle produzioni. Qualche anno fa c'erano solo "Porta a Porta", "Ballarò" e "Matrix". Ora c'è una folla di gente, quasi tutti politici, che ogni settimana prendono posto nei salotti di tutta la tv generalista. Li guardano in pochi, ma sono tutti contenti.

Gennaro Pesante, giornalista professionista, è un appassionato di politica e di televisione. Ha pubblicato, per Fara Editore, "Più allodole per tutti. Manuale per diventare perfetti uomini politici" (2003), "Santi Poeti e Comunicatori. Colloquio informale sulla legge 150/2000" (2004, con Stefano Martello) e "Il battutista" (2005). Inguaribile fan dei Pooh ha pubblicato "L'eduzione sentimentale dei Pooh" (Bastogi, 2010). Al rapporto tra politica e piccolo schermo ha già dedicato "Onorevole Tv. La televisione parlamentare e i canali istituzionali nel mondo (ma non in Italia)" (Rubbettino, 2012). Attualmente lavora alla Camera dei deputati.


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