La fine del mondo e
il paese delle meraviglie
di Haruki Murakami
Titolo: La fine del mondo e il paese delle meraviglie
Autore: Haruki Murakami (Traduttore: A. Pastore)
Serie: //
Edito da: Einaudi
Prezzo: 15.00 €
Genere: Romanzo fantastico
Pagine: 509 p.
Trama: La trama diLa fine del mondo e il paese delle meraviglieconsta di due storie parallele, inizialmente indipendenti l’una dall’altra, ma che convoglieranno l’una nell’altra nel mezzo della narrazione.Il protagonista deLa fine del mondoè un uomo appena arrivato in una fittizia città recintata da alte mura che impediscono agli abitanti di uscire, tenendoli al sicuro dal mondo esterno. L’uomo, che non ricorda nulla della sua vita passata, viene costretto a separarsi, come consuetudine per i nuovi residenti, dalla sua ombra e gli viene assegnato dal guardiano l’onere di Lettore dei Sogni. Questo lavoro, svolto nellalibpubblica, lo costringe a leggere il contenuto dei crani degli unicorni morti in passato che pascolano nei prati della misteriosa e funesta città. L’uomo inizia ad abituarsi alla sua nuova esistenza, anche se con la sua ombra morente è deciso a fuggire, finché non comincia a comprendere la natura della città e a nutrire dei sentimenti nei confronti della sua compagna di lavoro. Un ambiente totalmente diverso è “Il paese delle meraviglie” in cui si articolano le vicende di un uomo in grado di immagazzinare e criptareinformazioni nella propria memoria, alle prese con un grosso complotto che porterà alla “fine del mondo”, secondo quanto gli spiega lo scienziato che lo ha trascinato nei guai. Infatti la procedura dishuffling, che cripta i dati basandosi su un parametro univoco del cervello del protagonista, ha innescato una reazione a catena capace di capovolgere la realtà. L’uomo dovrà sfuggire al Sistema e alle grinfie degli Invisibili per giungere all’unica possibile conclusione della sua esistenza.
di Pidachu
Tutto il libro è pieno di rimandi nascosti tra i due mondi, è scritto con mirabile maestria, come d’altro canto Murakami ha sempre abituato i suoi lettori, e si legge con avidità, anche se in alcuni punti è riscontrabile la solita pecca dell’autore ovvero l’eccessiva prolissità e la maniacale descrizione di ogni singolo dettaglio.
In un primo momento il libro lascia sgomenti proprio per via delle due narrazioni che scorrono parallele e sembrano non intrecciarsi mai. Poi, quando si comincia a chiarire la struttura, si resta rapiti dalla bellezza della narrazione e dalla genialità delle trovate. L’autore, costruisce una vicenda assai complicata in modo da apparire relativamente semplice, anche se spesso un po’ macchinosa.
L’interpretazione del tutto poi non è palesemente spiegata ma è lasciata presagire, come di regola nei libri dello scrittore giapponese. La parte della ‘fine del mondo’ trasmette sempre una struggente, ma pacata, malinconia, sia per il paesaggio descritto come perennemente innevato, sia per l’immagine degli unicorni, condannati a sottrarre alle persone ciò che hanno di più caro. Io intravedo in questa cittadella, dai tratti medievali alle volte, una costruzione del protagonista come metafora delle inquietudini che si è ritrovato a vivere nella vita.
Tra quelli che ho letto, questo è probabilmente il libro di Murakami più affascinante. Ha tutti gli elementi tipici della sua narrazione, ma lo sdoppiamento della trama e la sensazione che nel libro rimanga sempre qualcosa che non si riesce ad afferrare, lo rendono unico e snervante, per via dell’assenza di un messaggio certo che l’autore voleva comunicare.