di Iannozzi Giuseppe
Se è vero che in Italia c’è chi ha voglia di fare, purtroppo è anche vero che molti sono quelli che non vogliono fare e che credono di poter fare i furbi in eterno sulle spalle degli onesti. Non solo in Fiat, nei Comuni e in Regione anche, e un po’ dappertutto, c’è chi si fa un mazzo tanto e chi invece passa la sua vita davanti alla macchinetta del caffè a fumare e a trescare. Sono dannate realtà che fanno male e che ho toccato con mano non una volta e che ho subito sulla mia di pelle anche.
Che avreste preferito? Che Marchionne andasse in Canada?
Forse non ve ne siete resi conto ma in Italia di italiano non c’è restato più un emerito cazzo. E diciamocelo. Colpa degli imprenditori ingordi, ma colpa anche di tanti delle vecchie generazioni che hanno fatto i furbi e che di fatto hanno negato un futuro ai loro figli oggi per strada e disoccupati. Non è che andando all’estero i giovani si troveranno meglio che in Italia. Tutt’altro. Si troveranno peggio e con molte meno assicurazioni. Negli USA un giorno sei in ufficio, quello dopo non ci sei più se sgarri portando un ritardo, per minimo che sia, di cinque dieci trenta minuti.
Non è un momento facile, non lo è per nessuno. Ma fare gli strilloni non serve, la manna non cade dal cielo e nessuno oggi cammina sulle acque tranne i terroristi, rossi e neri, ammantati di stupido innocentismo, e che domani qualcuno eleggerà pure santi e martiri al pari d’un qualsiasi maledettissimo Papa con le bave alla bocca o protettore del clero pedofilo. Eccola l’Italia che ancora se la gode alla grande: quella dell’alto clero – praticamente intoccabile e che va a braccetto di comunisti e capitalisti allo stesso tempo senza porsi problema etico alcuno -, i terroristi fascisti e rossi, i pentiti (il pentitismo è diventato un lavoro a tempo pieno per molti, porco d’un mondo!), le escort e le veline.
La poesia è tanto bella. Non dà da mangiare però.
Bertrand Russell rimproverava, cento anni or sono o giù di lì, che avrebbe avuto orrore di vivere in una società comunista: vediamo così quello che è poi successo con Stalin, con le epurazioni; e vediamo quello che ancor oggi accade a Cuba e in Cina ad esempio. Russell diceva che capitalismo e comunismo non erano la soluzione, che la democrazia era la miglior forma di governo perché la società non ne ha indicata ancora una migliore.
Ha vinto il sì, la democrazia.
Se conoscete voi una forma di governo più democratica dell’attuale democrazia spiegatela ora ed adesso… altrimenti andate a fare in culo senza tanti complimenti.