La banda rossa che vedete nella colonna del debito, rappresenta il debito pubblico formato dal governo Renzi, pari a 80 miliardi di euro.
Leggi: La folgorante ripresa dell'Italia: Il Pil Tutto ciò può essere rappresentato anche con un altro grafico dal quale emerge la dinamica del Pil nominale (linea blu) e quella del debito pubblico (linea rossa)
Come vedete, fino all'inizio della crisi (2008) il linea del debito e del Pil erano quasi sovrapposte, ad indicare il rapporto debito Pil vicino al 100%. Ora la divergenza è drammaticamente ampia e per ricondurre il rapporto al 100% (Maastricht vorrebbe al 60%, ma lasciamo perdere....) occorrerebbe alternativamente:
- Una crescita del Pil nominale di 534 miliardi di euro a debito invariato (da sogno)
- Una diminuzione del debito di 534 miliardi di euro a Pil Invariato
- Un mix di tutte e due le misure precedenti, cosa più verosimile, magari anche attraverso l'inasprimento delle imposte di successione (cosa molto probabile), l'introduzione di imposte patrimoniali straordinarie (cosa altrettanto probabile ma più difficoltosa), o una ristrutturazione del debito pubblico (non nell'immediato, ma in proiezione futura.
Come vedete non ne hanno azzeccata una.
In ultimo, occorre ricordare che il Pil nominale, nell'ultimo anno, è aumentato di circa l'1.5%, mentre il costo del debito pubblico, seppur in calo, è stato di oltre il 3%.
Ciò significa che l'italia, per mantenere lo stesso rapporto debito Pil (improponibile) ha bisogno ancora di robusti avanzi primari, per il semplice motivo che se il Pil nominale non cresce di una misura uguale al costo del debito, il rapporto debito Pil sale anziché diminuire.
Ps. Al fine di non farmi perdere tempo come è accaduto qualche giorno fa (anche perché ne ho veramente poco) chiunque voglia riprendere i grafici presenti in questo articolo o nel blog, può farlo liberamente purché citi la fonte, non alteri i grafici e inserisca nel proprio sito il link attivo che rimanda a questo articolo. Come naturale che sia.
