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la follia

Da Bimboverde
Il sabato pomeriggio. Nuvoloso. Tiepido. Un po' di chiaro a ponente intorno all'isola Gallinara. E poi mi metto a guardare la faccia delle persone. Una coppia è seduta ad un tavolino. Lui non guarda lei, lei non guarda lui e stanno in silenzio. Un ragazzino biondo, la pelle chiarissima, con lo skate e gli occhioaloni quadrati , ha una felpa e il cappellino rossi . Aspetta il suo amico che è entrato dall'ottico. Mi sembra veramente lontano dal luogo dove sta. Ritiro in libreria il primo libro di Giorgio Ansaldo che ha consigliato il cocchiere. Il giovane commesso , una felpa con una scimmia e le all star viola, prende un rimprovero dalla libraia, meno giovane, più donna, più anziana. Forse è indiana, adottata, molto sicura di sé e molto infelice. Quando arrivo, passo da una saletta all'altra della libreria e i due smettono di parlare. Sulla faccia del ragazzo rimane un senso di dispiacere, come se avesse fatto in buon fede qualcosa che gli è rimproverato, ma di cui non si sente responsabile. Quando gli chiedo il libro quasi sospira leggendo la bolla e lo prende, scavando letteralmente nello scatolone degli arrivi. Saluto anche l'indiana che sta passando allo scanner dei tascabili. Appena uscirò finirà il suo rimprovero. Passo poi da Benetton che è stata rinnovata ma mantiene lo stesso parquet e gli stessi colori. Tutto è più lucido e definito. Nuovo il commesso. Ha i capilli lunghi e un naso importante, tutto sommato carino. Come al solito non trovo la taglia di una cosa che mi piace. Mi faranno sapere.

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