A me la follia dei pensieri,
quella dei piaceri.
Voglio essere folle nel mangiare,
farlo per gioire,
buttando dalla finestra quei cibi a zero grassi.A me la follia dell’ amore vissuto e di quello platonico;
la follia del perdono dopo un torbido inganno e la stessa dell’insidia per aver perdonato.
A me la follia degli occhi che vedono ciò che non devono;
la follia dell’ udire voci ovunque possa arrivare la mente.
Pretendo la follia estrema che mi renda diverso,
quella follia che aggiunge sale alla purezza.
A me la follia del vestire inadeguato alle occasioni;
la follia di ascoltare all’infinito una canzone.
Voglio la follia del vento sulla sabbia;
quella della nebbia a tratti.
A me la follia del gioco senza regole,
del volo privo di ali.
A me la follia di un vulcano dopo anni di riposo;
la follia di una marea con i suoi alti e bassi.
Avrò la follia della mantide che mangi la sua stessa testa,
come quella del caimano che piangendo divora i suoi piccoli.
Sarò folle nella mia vita per il voler essere,
per il fremito della paura,
per le amicizie scelte e per gli affetti non decisi.
Sarò folle quando odierò me stesso,
dopo che il mondo mi avrà amato alla follia