La fontana dei Tritoni in Piazza della Bocca della Verità.
La fontana fu voluta da Papa Clemente XI, Albani (1700-1721), quando, nel 1717, vennero avviati i lavori per la sistemazione della piazza antistante la basilica di S. Maria in Cosmedin.
L’incarico fu affidato all’architetto Carlo Bizzaccheri che, in omaggio al pontefice, si ispirò allo stemma della famiglia Albani (stella a otto punte) per il disegno della vasca che risulta infatti elegantemente modellata a forma di ottagonale con quattro angoli acuti e quattro concavi, a riprodurre appunto il motivo araldico.
Sui bordi l’artista fece disporre quattro gruppi, o mascheroni, con le armi di Sua Santità, da ciascuno dei quali escono due zampilli d’acqua; mascheroni che però furono rimossi nel secolo scorso.
Al centro della vasca si eleva l’infelice gruppo di massi di travertino, dello scultore Filippo Bai, su cui si adagiano due tritoni con le code intrecciate, realizzati da Francesco Moratti, i quali volgendosi la schiena, con le spalle e le braccia alzate sostengono un grosso catino odulato a forma di conchiglia.
Il gruppo scultoreo centrale (scogliera, tritoni, conchiglia) è di ispirazione chiramente berniniana, ma assai lungi dalla perfezione tecnica e dalla eleganza stilistica del maestro napoletano.
Sul catino si elevano tre piccoli monti (altro elemento araldico) sovrastati da una stella a otto punte: da essi fuoriescono, senza zamplillare, solo due delle otto once d’Acqua Felice di cui la fontana era stata originariamente dotata e che il pontefice aveva fatto derivare dal vicino Campidoglio. La fontana, date le condizioni attuali, avrebbe sicuramente bisogno di un restauro.