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La forma minima della felicità di Francesca Marzia Esposito

Creato il 05 aprile 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

La forma minima della felicità di Francesca Marzia Esposito

In uscita nelle librerie l’8 aprile La forma minima della felicità di Francesca Marzia Esposito, edito da Baldini & Castoldi.

Luce, protagonista di La forma minima della felicità, vive barricata in casa, vegeta sul divano, mastica fette biscottate davanti a Canale 32, il canale monotematico di televendite perenni di anelli e bracciali. Ha perso il lavoro e l’appartamento 51, l’unica sua entrata finanziaria, è sfitto da un po’. In casa tutto è a terra, le mensole, i libri, i cassetti, e i giorni e le notti si susseguono senza tempo.
Un giorno irrompe nella sua vita Bambina, Viola, cinque anni, figlia di Yuri, suo fratello, che non vedeva da un Natale passato, anni fa. Bambina è muta, ha deciso di non parlare più. «Pensavo mi avrebbe seguita, con i cani succede così, invece era lì, di sale». Bambina, non parla, ma telefonerà a canale 32. Non parla, ma scriverà numeri su post-it fluorescenti. Non parla, ma appiccicherà quadrati colorati sulla porta di Luce e poi giù per le scale e sotto il portico. Bambina creerà tappe di foglietti di carta che Luce, alla fine, seguirà uno dopo l’altro uscendo finalmente per strada. Bambina sarà il tramite, il punto di contatto tra le persone importanti del passato di Luce e quelle che le si avvicineranno in futuro, come Morgan, il ragazzo che risponde a canale 32. Luce inizierà a lavorare in una libreria e per andarci dovrà prendere la metro, un tram, fare circa settanta passi, e attraversare l’incrocio. È una storia sulla solitudine e sul tempo, che ti attraversa lo stesso, anche se tu rimani immobile, fino a che non arriva nella tua vita una bambina.

Una narrazione impeccabile e avvincente, che non ha paura di scandagliare le profondità dell’animo umano. Una storia sull’abbandono, sulla solitudine e sul tempo che ti attraversa anche se tu rimani immobile, fino a che non arriva nella tua vita una bambina.

Francesca Marzia Esposito Vive a Milano, insegna danza. Si è laureata al Dams di Bologna, ha conseguito un master in Scrittura per il Cinema all’Università Cattolica di Milano. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati sulle riviste: Granta, ‘tina, Colla, GQ e altri.

 




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