Magazine Cultura

La Fornero regala lacrime alla carta stampata

Creato il 07 dicembre 2011 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

La Fornero regala lacrime alla carta stampata

di Iannozzi Giuseppe

La Fornero regala lacrime alla carta stampata

Se solo… se solo… se solo ci fosse stato il coraggio di operare più tagli… sui sedicenti poveri cristi. E invece no. Li abbiamo lasciati in mutande, ma non è abbastanza e non lo sarà mai. Questo il dolore che mi scava il petto, che mi segna la fronte, che scolpisce profonde rughe su tutta la superficie della mia bella bellissima ricchissima faccia. Devo ammettere che non piango spesso, ma questa volta l’ho fatto: i privilegi della Casta, dei ricchi e dei super ricchi non sono stati né toccati né scalfiti, e nemmeno è stato toccato il santo patrimonio del Vaticano che tanto m’è caro, Dio mio, quanto m’è caro!, più del mio stesso cuore.
I pensionati con 500/600 Euro di pensione al mese che diavolo ci dovranno mai fare? Regali forse? Vadano a quel paese ‘sti vecchi taccagni. Restino qui in Italia, e che ci crepino soprattutto: mica si vuole che i loro averi finiscano seppelliti in terra straniera. Non sia mai. Avete voi idea di quante valvole cardiache e pacemaker ci sono nel petto di questi nonnetti? Ve lo dico io: a bizzeffe. Per non parlare poi delle dentiere che tengono ben strette in bocca. Tutto, tutto questo patrimonio appartiene allo Stato e non ce lo lasceremo portare via. Noi che oggi governiamo non siamo mica come quel Calandrino. Noi siamo figli della Lupa, e di Cavour e di Nerone anche.

Mi riferiscono proprio or ora che gasolio e benzina si stanno infiammando, prezzi da capogiro. Gli italiani non capiranno mai che gliel’abbiamo messo in quel posto. La sinistra è con noi. E’ tutta con noi. Sì, ci sono due o tre coglioni refrattari che ci danno addosso, ma quelli non contano, come i sindacati d’altro canto, che è chiaro che sono stonati di loro. Non contano un cazzo di niente, non hanno ancora capito che l’unico comunista buono è quello che tiene milioni a palate e preziosi ben nascosti in un caveau svizzero.

Di fronte a un panorama così non posso non spremere lacrime dai miei begl’occhietti. La foto di me che mi strizzo gl’occhi se la sono ripassata tutti i giornali che contano, in prima pagina, mica scherzi. Nel giro di neanche 17 giorni sono diventata io la primadonna, nessuno più si ricorda delle veline di Berlusconi, che di danni ne hanno forse fatti tanti… ma io, canavese d’origine controllata, già Vice Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo, poi membro del Comitato Scientifico di Confindustria, ma anche membro della Commissione Ministeriale di esperti indipendenti per la verifica previdenziale nonché del Comitato Scientifico del Mefop, e integerrima moglie del più grande economista italiano, Mario Deaglio, farò tutto quello che le veline non hanno saputo fare. Contateci pure, cari i miei italioti.

0.000000 0.000000

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :