è una piccola e dorata moneta da un dollaro.
ora voglio raccontarvi la nostra storia.
i primi tempi da sola, lontana da casa, furono difficili. avevo nostalgia di tutto: la mia famiglia, il mio cane, i miei amici, il mio letto, il cibo.. insomma tutto. Non c'era giorno che non pensassi al mio viaggio come "la più grande stronzata della mia vita!".
poi un giorno, percorrendo quella faticosa salita che separava la mensa dal mio dormitorio, trovai una monetina. erano pochi centesimi, ma mi tornò in mente una frase che mia nonna mi ripeteva sempre, quando la accompagnavo nelle sue lunghe passeggiate domenicali.
truvé dì sùld e vò déi avé furtòna!! (trovare soldi significa avere fortuna).
beh, erano pochi effettivamente. ma erano sempre meglio di nulla.
così iniziarono una lunga serie di ritrovamenti: si dispiegarono nei tre mesi, ricordandomi quanto fossi fortuna a trovarmi in quel luogo, in quel determinato momento, con quelle persone a dir poco speciali.
il mio modo di pensare cambiò, diventai grata, sicura, determinata.
direi felice.
Ero fortunata e grazie a quelle monetine (furono davvero tante) riuscì a rendermene conto.
trovai l'ultima al JFK, accanto al mio gate di ingresso, quando la mia avventura americana aveva raggiunto il capolinea. la mia monetina da un dollaro era li.
l'ultima.
quella che non abbandona mai la mia borsa, le mie tasche: è sempre con me, dovunque io sia, dovunque vada.
mi aiuta a ricordare che, nonostante le prove che la vita di tutti i giorni ha (ed avrà) in serbo per me, sono fortunata.
ma, sopprattutto, come riporta sulla sua superficie, mi dice che "sono libera".
Buona serata, e buona fortuna a tutti voi!