White rose cafè, 1973
Greg Girard è un fotografo canadese nato nel 1955 che ha trascorso gran parte della sua carriera e vita in Asia: prima ad Hong Kong (dal 1974), per poi decidere di vivere tra Giappone e Cina (Shanghai).
Fotografo professionista dal 1987, con il suo lavoro, fino a oggi, ha esaminato le trasformazioni sociali e fisiche che hanno investito tutta la regione asiatica, con un occhio di riguardo per la Cina. Nel 2002, in collaborazione con il collega fotografo Fritz Hoffmann, Girard ha lanciato l’agenzia “DocumentCHINA”: un archivio on-line specializzato in fotografia contemporanea della Cina, Hong Kong e Taiwan.
Sin da giovanissimo si è interessato solo a “viaggiare”; dopo aver conseguito il diploma in Canada mette da parte i soldi per poter imbarcarsi verso l’Asia, su un cargo diretto nelle Filippine (1974). Dichiara in un’intervista: “Avevo 18 anni, i miei amici si dirigevano verso l’Europa, che a me non interessava. Leggevo i romanzi di scrittori che si erano stabiliti in quella parte del mondo: l’Asia (Graham Green The Quiet American). Gli eventi che si leggevano in quegli Anni Settanta, come la guerra del Vietnam, erano quelli che volevo documentare e vedere. Un paio di anni dopo ho visitato Tokyo e ho deciso di rimanere, ci sono vissuto per quasi tre anni, e poi nel 1982 mi sono trasferito ad Hong Kong”.
Nel 1993 è co-autore con Ian Lambot del libro “City of Darkness; Life in Kowloon Walled City”; Watermark Publications: un insieme di fotografie e testi sulla famigerata “città murata di HKK” che fu poi demolita nel 1992. Questa “città dentro la città” era composta di 300 edifici interconnessi l’uno all’altro che ospitavano più di 33 mila persone.
Un altro importante libro documentaristico di Greg Girard è stato: Phantom Shanghai”; The Magenta Foundation, Canada, 2007” . Lui racconta:
“Shanghai verso la fine degli Anni Novanta sembrava fosse stata bombardata “nell’aria”, tanto diffusa era stata la demolizione dei quartieri centrali. Si è trattato di un momento unico, perché allo stesso tempo il ritmo sconcertante, incalzante e velocissimo della distruzione era parallelo a quello della costruzione. A seguito di una direttiva di Pechino la città doveva “correre” per recuperare il tempo perduto: tra il 1949 e il 1990 non vi era stata alcuna nuova costruzione, pertanto tutto quello che per via del regime era stato fermo per decenni, ora era in pieno sviluppo. Una delle cose che volevo vedere non era semplicemente il contrasto tra ciò che stava scomparendo e che stava nascendo, ma piuttosto qualcosa che non è stato così immediatamente evidente: il modo in cui l’architettura della città fu stravolta in modo non previsto. Case e appartamenti unifamiliari furono riconfigurati per ospitare molte più persone rispetto alla costruzione originaria. I corridoi sono stati trasformati in cucine comuni, i garage auto nelle case, gli spazi di stoccaggio in camere da letto… Tutto questo ho voluto documentare.”
Le fotografie di Girard sono state pubblicate in quasi tutte le riviste internazionali come Time, Newsweek, Fortune, Forbes, Elle, Paris-Match, Stern, il New York Times Magazine…. Il suo lavoro, rappresentato dal Monte Clark Gallery (Vancouver / Toronto), è stato esposto in gallerie mondiali dalla Corea del Sud, all’America e in Europa.
Collezioni
Art Bank of the Canada Council
Art Gallery of Ontario
Conner, Clark and Lunn
McCarthy Tetrault
National Gallery of Canada
Royal Bank of Canada
Vancouver Art Gallery
Libri pubblicati
“Phantom Shanghai”; The Magenta Foundation, Canada, 2007.
“City of Darkness”; Life in Kowloon Walled City”; Watermark Publications, 1993. Reprinted 1999, 2000, 2002. With Ian Lambot.
“Beijing, Shanghai, Shenzhen: Cities of the 21st Century”; Bauhaus, Dessau, Germany, 2000. Various artists
Galleria d’Arte Paola Meliga ([email protected])